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Operazione Olimpo: ecco tutti i beni sequestrati nel Vibonese ed i relativi compendi aziendali

Sigilli a complessi turistici, stabilimenti balneari, strutture ricettive, fabbricati, auto e terreni, da Pizzo a Ricadi passando per Tropea

Operazione Olimpo: ecco tutti i beni sequestrati nel Vibonese ed i relativi compendi aziendali

Sono numerosi i beni sequestrati nell’ambito dell’operazione antimafia denominata Olimpo condotta dalla polizia e dalla Dda di Catanzaro. Beni per svariati milioni di euro ai quali il gip distrettuale, Chiara Esposito, ha inteso apporre i “sigilli” in accoglimento della richiesta dei pm Antonio De Bernardo, Andrea Mancuso e Andrea Buzzelli. [Continua in basso]

I beni sottoposti a sequestro

La Capannella

Impresa individuale “Mazzitelli Anna Lisa”, con insegna “La Capannella”, struttura turistico-balneare sita in contrada Riaci a Tropea, consistente in un bar-ristorante-rosticceria, la cui licenza di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è formalmente intestato a Anna Lisa Mazzitelli di Tropea, cugina di Francesco Lo Scalzo, 41 anni, di Tropea, finito in carcere. L’autorizzazione per lo stabilimento balneare e l’area di parcheggio è stata ottenuta dal Comune di Tropea il 21 marzo 2005.

Paolo Ripepi

Impresa individuale “Ripepi Paolo”, con sede a Ricadi in contrada Gordorecco, avente ad oggetto il “movimento terra e costruzioni edili”, costituita in data 13 dicembre1989, in attività. Sequestrato il relativo compendio aziendale ed i seguenti automezzi: due escavatori, un autocarro con cassone ribaltabile, una Mercedes classe E e un Mitsubishi Pajero. Paolo Ripepi, 58 anni, di Ricadi, è stato arrestato.

Società Garden Villas S.r.l., con sede legale a Pizzo in via Nazionale riconducibile ai fratelli Francescantonio Stillitani (70 anni, di Pizzo, finito in carcere) ed Emanuele Stillitani (68 anni, anche lui di Pizzo, finito in carcere).

Società Plumeria srl con sede legale a Pizzo e capitale sociale interamente intestato alla Garden Villas Villas S.r.l. E’ stato sequestrato anche il relativo compendio aziendale della società Plumeria srl costituito: da un’unità immobiliare sita a Pizzo sulla Statale 18 località Pirara; da un altro fabbricato rurale sempre in località Pirara; da due terreni seminativi con alberi ubicati a Pizzo; un autocarro; una Toyota Yaris; una Lancia Ypsilon; una Fiat 500.

Società Garden Sud Srl con sede legale a Pizzo in località Difesa e capitale sociale di euro 7.800.000,00 interamente intestato alla Garen Villas srl. Sequestrato anche il compendio aziendale della Garden Sud costituito dal complesso immobiliare turistico/alberghiero ex “Napitia”, con insegna “Tui Magic Life Calabria”, sito nel comune di Pizzo in località Difesa. [Continua in basso]

L’ex assessore regionale Francescantonio Stillitani

Sequestrata anche la società “Golfo del Sole s.r.l”, con sede legale a Pizzo e capitale sociale di euro 10.000,00 intestato per il 44% alla Garden Sud srl e per il 28% a Stillitani Francescantonio e per il restante 28% a Stillitani Emanuele, con relativo compendio aziendale che comprende il complesso immobiliare turistico/alberghiero denominato Garden Resort Calabria sito nel comune di Curinga, in località Torre di Mezza Praia. Sequestrati anche nove fabbricati e sei terreni intestati alla Garden Sud ubicati a Pizzo e dieci nel comune di Curinga. Alla società Garden Sud sequestrati anche: una Fiat Punto, un mezzo Piaggio, una Fiat Marea, un Fiat Ducato. Alla società “Golfo del Sole srl” sequestrata una Bmw XI.

La Baia di Riaci a Santa Domenica di Ricadi

Sequestrata poi la società “Destinazione Calabria srl” con sede legale a Santa Domenica di Ricadi della quale sono soci al 99% Vincenzo Calafati (51 anni, di Vibo Valentia, arrestato) e per la restante quota Rossella Naso. Quattro i fabbricati sequestrati rientranti nel compendio della società, unitamente ad un agrumeto nel comune di Ricadi. Sequestrate anche diversi mezzi intestati alla società: tre motocicli, sette autobus, una Fiat 500, una Land Rover Defender, una Fiat Punto, una Multivan.

Vincenzo Calafati è accusato del reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Per il gip distrettuale, dal complesso degli atti di indagine è “emerso come il Calafati si ponga quale intermediario dei maggiorenti di ‘ndrangheta e si sia adoperato, in più occasioni, nell’avviare una interlocuzione con il gruppo Tui, funzionale ad agevolare la mediazione con le consorterie locali. L’esercizio di impresa, quindi, rappresenta per l’indagato espressione del suo accreditamento presso i maggiorenti della criminalità organizzata, dal momento che è emerso come lo stesso orienti ed indirizzi le scelte imprenditoriali secondo la bussola della ‘ndrangheta”.

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