domenica,Aprile 28 2024

Arresti nel Varesotto: interrogatorio per i sei che avrebbero agevolato le cosche di Vibo

Avrebbero svuotato società in crisi, girando parte dei soldi alle famiglie di boss e affiliati detenuti. E dalle carte spunta anche una vicenda di ricatti a sfondo sessuale

Arresti nel Varesotto: interrogatorio per i sei che avrebbero agevolato le cosche di Vibo

Saranno interrogate martedì prossimo le sei persone arrestate ieri nell’ambito di una indagine della Dda di Milano su una presunta associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di natura economica, con «interessi ramificati nel settore della sanità lombarda, in relazione alle attività connesse all’emergenza sanitaria da Covid 19», e che avrebbe agevolato cosche di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo (fra Milano e Varese) e Vibo Valentia. Infatti il gip Tiziana Gueli ha convocato i sei, tutti ai domiciliari, per il prossimo 4 aprile. Secondo gli accertamenti dei pm Alessandra Cerreti e Silvia Bonardi e della Gdf di Milano e Varese gli indagati avrebbero svuotato società in crisi con distrazioni milionarie, girando parte dei soldi alle famiglie di boss e affiliati detenuti. In più nelle pieghe dell’inchiesta è spuntata anche una vicenda di ricatti a sfondo sessuale: per ottenere contratti su forniture di «materiale» di protezione, come mascherine e camici, sarebbe stato offerto al manager di un istituto del gruppo ospedaliero San Donato «un incontro» con una prostituta in un albergo di lusso di Milano, cercando di documentarlo con delle fotografie per tenerlo «sotto scacco».

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