venerdì,Maggio 17 2024

La “disavventura” a Tropea del militare Vincenzo Laureana con un vigile urbano

Lo spiacevole episodio nel tardo pomeriggio di venerdì nei pressi di Marina del Convento, poco distante dall'accesso alla spiaggia

La “disavventura” a Tropea del militare Vincenzo Laureana con un vigile urbano
Foto di repertorio della polizia municipale a Tropea
Il sottufficiale del’Esercito italiano Vincenzo Laureana

«Con la presente, tengo ad informare il sindaco Macrì e il segretario comunale sui fatti accaduti giorno 11 agosto 2023 nel tardo pomeriggio. Durante il rientro da una giornata al mare sono stato, giustamente, fermato da due vigilesse di Tropea per aver circolato con il veicolo sopra il marciapiede rialzato. Fin da subito ho accettato l’infrazione ammettendo il mio errore, ma il vero problema è sorto quando la vigilessa ha iniziato ad infierire sulla mia persona in maniera del tutto spropositata. Senza nessuna pretesa o offesa da parte mia, la stessa ha iniziato ad offendere la mia persona, schernendomi sulla conoscenza del codice della strada e denigrandomi. Le ho chiesto gentilmente un certo rispetto, in primis come persona e, di seguito, come militare, ma le mie richieste sono state del tutto ignorate continuando, imperterrita, ad avere un comportamento per nulla rispettoso, anzi direi alquanto indecoroso sul luogo di lavoro, dal momento in cui questa persona riveste una divisa tanto nobile. Lascio a voi, sindaco e segretario, l’onore di giudicare i fatti appena citati e prendere i relativi provvedimenti. Mi riservo di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia». Questo è il contenuto della mail che il sottufficiale dell’Esercito italiano, Vincenzo Laureana, di Tropea, ha inoltrato a palazzo Sant’Anna e che ha inteso rendere pubblico attraverso la nostra testata.

Il verbale con la multa e le dichiarazioni di Laureana alla vigilessa

Questa volta, ad essere denunciato, «è il comportamento tenuto, in servizio, dalla vigilessa in questione – denuncia Laureana – la quale, già nell’approccio si è dimostrata ingiustamente aggressiva nei miei riguardi, specie quando poi, nel fornirle i documenti, mi sono qualificato come militare. Per tutta risposta – ha sottolineato il sottufficiale – mi ha replicato che per lei questo non significa niente, che mi vede solo con costume e ciabatte mentre, al contrario, noi militari siamo sempre in servizio». Della “disavventura” capitatagli a Marina del Convento, Vincenzo Laureana ha prontamente informato il comandante della polizia municipale di Tropea, Domenico Papalia, mettendolo a conoscenza anche della sua seria intenzione di dare notizia dell’accaduto. Laureana rende quindi anche noto che il comandante della Municipale «per tentare probabilmente di sminuire la situazione – ha raccontato Laureana – mi ha spiegato che forse si è trattato di un malinteso e che, amichevolmente, è meglio la questione finisca qui in quanto la vigilessa in questione stava solamente facendo il suo lavoro. Peccato però – ha riferito ancora Laureana – che la stessa mi abbia anche detto che se non me ne fossi andato mi avrebbe denunciato in quanto, secondo lei, stavo importunando il suo lavoro. Mi sono sentito offeso, come persona e come militare, ed “aggredito” da parte di un’istituzione. Offeso poiché per due volte la vigilessa mi ha chiesto se avessi studiato dal momento che, a suo avviso, non conoscevo il Codice della strada. Aggredito, invece, in relazione al tipo di approccio riservatomi, nonostante avessi immediatamente riconosciuto il mio errore e più volte chiesto scusa rivolgendomi alla stessa in maniera pacata ed educata. Visto però che indossa una divisa, ritengo che anche per una questione di decoro non avrebbe dovuto comportarsi in questo modo. Io ammetto di aver sbagliato – conclude Laureana – e l’infrazione la pago senza alcun dubbio, ma ci sono modi e modi di comportarsi, di approcciarsi e, comunque, non bisogna mai mancare di rispetto ad un cittadino o ad un militare». Sin qui la versione di Vincenzo Laureana che ha inteso rendere pubblica la sua “disavventura”. Naturalmente la nostra testata resta aperta ad eventuali repliche da parte del comandante della polizia municipale (che abbiamo contattato al pari del comando dei vigili, ma senza successo) o della stessa vigilessa.

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