domenica,Aprile 28 2024

Bancarotta fraudolenta: dura condanna a Vibo per l’imprenditore Rocco Farfaglia

Il Tribunale lo ritiene colpevole di aver distratto ingenti risorse dalla società di famiglia. Interdetto in perpetuo dai pubblici uffici. Parte civile la nipote. Trasmissione per falsa testimonianza per tre testi ascoltati in aula tra cui il figlio dell’imputato

Bancarotta fraudolenta: dura condanna a Vibo per l’imprenditore Rocco Farfaglia
Rocco Farfaglia

Cinque anni e 6 mesi di reclusione, più interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e legale durante la pena, inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale e incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata di dieci anni. Questa la condanna inflitta dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Gianfranco Grillone, nei confronti di Rocco Farfaglia, 79 anni, di San Gregorio d’Ippona, ritenuto colpevole del reato di bancarotta fraudolenta aggravata. Secondo l’accusa, sostenuta dalla Procura di Vibo Valentia, quale amministratore e rappresentante legale della “Farfaglia srl” – società dichiarata fallita dal Tribunale di Vibo nel 2012 –, Rocco Farfaglia avrebbe distratto risorse economiche della società per un valore complessivo pari a 1.345.186,36 euro. In particolare, la somma di 211.340,31 euro (saldo cassa risultante dalle scritture contabili) non veniva consegnata dal fallito, mentre la somma di 1.133.846,05 euro sarebbe stata “fraudolentemente sottratta e giustificata in maniera fittizia attraverso annotazioni nelle scritture contabili di voci non rispondenti al vero”. Il reato era aggravato dall’aver cagionato – ad avviso della Procura – un danno patrimoniale di rilevante gravità. L’inchiesta nasce da un’indagine della Guardia di finanza conclusa nel gennaio del 2020. Il Tribunale ha quindi condannato Rocco Farfaglia al risarcimento del danno nei confronti delle costituite parti civili – curatela Farfaglia srl e Gregoria Farfaglia –, da liquidarsi in separata sede, ed anche alla rifusione delle spese processuali. Dichiarata poi la falsità dei documenti oggetto del capo d’imputazione, il Tribunale ha anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Vibo Valentia per le determinazioni di competenza (reato di falsa testimonianza) nei confronti di: Gregorio (detto Rino) Farfaglia, figlio di Rocco; Saverio Gullì e Michele Mazzarelli. Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza. Gregoria Farfaglia (nipote di Rocco Farfaglia e figlia di Angelo Farfaglia, fondatore dell’azienda di famiglia) figurava quale parte civile nel processo con l’assistenza degli avvocati Giovanni Vecchio e Sandro D’Agostino. Rocco Farfaglia il 17 ottobre scorso è stato riconfermato presidente dell’Aci, Automobil Club di Vibo Valentia.

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