domenica,Luglio 6 2025

Argentini di Nicotera: cittadinanza, casa e un figlio. Ma poi gli squarciano le ruote. Comerconi si mobilita: «Noi non siamo questo»

Mauro e Julieta, un cane e un bimbo in arrivo tra pochissimo. Dopo che qualcuno ha tagliato la gomma al loro camper parcheggiato in piazza l'intera comunità ha reagito per aiutarli: «Grazie, non ci pentiamo di aver scelto questo posto per vivere»

Argentini di Nicotera: cittadinanza, casa e un figlio. Ma poi gli squarciano le ruote. Comerconi si mobilita: «Noi non siamo questo»
Mauro e Julieta, a destra la gomma tagliata

Forse una bravata, forse un dispetto per lo spazio occupato nella piazza principale del paese. Fatto sta che qualche mattina fa, Mauro e Julieta hanno trovato una gomma del loro camper sgonfia, squarciata da un vistoso taglio orizzontale. Il tutto è accaduto a Comerconi, piccola frazione di Nicotera immersa nel verde ai piedi del monte Poro. È qui che la giovane coppia di italo-argentini ha deciso di stabilirsi dopo essere arrivata da tanto lontano. Fanno parte di quella schiera di sudamericani con origini italiane che da due-tre anni a questa parte hanno fatto di Nicotera la loro nuova casa, in cerca dell’agognata cittadinanza e spesso riempiendo di vitalità e rumore intere vie da troppo tempo preda del silenzio.

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Dopo aver vissuto per un po’ nel loro vecchio camper, Mauro e Julieta hanno comprato casa a Comerconi. Hanno un cane, Dolca, e sono in attesa di un bimbo che nascerà a giorni. Quando hanno trovato la ruota del loro camper a terra hanno presentato denuncia ai carabinieri e subito dopo hanno deciso di rivolgersi direttamente ai loro nuovi compaesani, pubblicando un post sul gruppo Facebook del paese. «Se il camper o qualsiasi altra cosa vi dà fastidio, fatecelo sapere e saremo disposti a trovare una soluzione praticabile per tutti. Non siamo persone con i soldi quindi ci costa molto ripararlo e mantenerlo, soprattutto quando ci fanno i danni che non hanno senso di fare», ha scritto Julieta, preoccupata anche per l’ormai prossima nascita del figlio e per il rischio di non avere un mezzo con cui raggiungere l’ospedale quando verrà il momento di partorire.

Il paese ha subito risposto. Tanti i commenti al post e tantissimi i messaggi arrivati in privato a Julieta. Da una parte l’indignazione per il brutto gesto di qualcuno che ha gettato un’ombra sull’intera comunità, dall’altra la sentita vicinanza a questa giovane famiglia, nei confronti della quale si sarebbe voluto esprimere nient’altro che ospitalità e amicizia. Quel che ci si aspetta insomma da un paesino da sempre accogliente e che annovera tra i suoi figli tanti emigrati, che sanno cosa vuol dire stabilirsi in un posto diverso da quello in cui si è nati e cresciuti.

Julieta insieme al gommista e a uno degli emigrati comerconesi che si sono subito attivati

Ma la mobilitazione dei comerconesi non si è limitata alle sole parole: fin da subito in molti si sono proposti per contribuire alla sistemazione della ruota squarciata. Due gli pneumatici nuovi donati alla coppia: uno da un gruppo di emigrati comerconesi e l’altro dall’amministrazione comunale. A un giorno e mezzo dalla denuncia social il camper è stato riparato e ora si è in cerca di un luogo in cui poterlo lasciare parcheggiato in totale sicurezza. «La nostra comunità ha voluto sottolineare che noi non siamo questo, qui vive tanta gente perbene e non ci stiamo a fare queste “brutte figure” – riferisce l’assessore Roberto Massara, che risiede proprio a Comerconi -. Condanniamo con forza quanto accaduto e speriamo che le forze dell’ordine individuino il responsabile. La scorsa settimana come amministrazione comunale abbiamo fatto un sopralluogo per il potenziamento della videosorveglianza, che verrà introdotta anche nelle frazioni come Comerconi e Preitoni. Dopo questo episodio accelereremo ancora di più».

Piena di gratitudine Julieta, che tiene a ringraziare quanti hanno espresso vicinanza con un messaggio o bussando alla loro porta. «Quello che abbiamo subito non è stato un bel gesto, ma non generalizza affatto il paese, perché fin dal primo giorno in cui siamo arrivati, tutte le persone che abbiamo incontrato ci hanno fatto sentire molto bene e benvenuti, quindi siamo rimasti anche sorpresi quando abbiamo trovato la gomma tagliata». E altrettanta, e più bella, sorpresa l’hanno provata dopo la tanta solidarietà ricevuta: «È stato molto più di quanto ci aspettassimo, ad essere onesti volevamo solo far sapere cosa era successo, eppure abbiamo ricevuto l’aiuto per riparare il danno, più una ruota di ricambio. Abbiamo ricevuto anche molto amore da tutti coloro che ci hanno contattato in qualsiasi modo, con un messaggio, una telefonata o venendo a casa. Siamo davvero grati per ogni gesto. Ci hanno fatto sentire subito a casa. Ora sappiamo di far parte di questa bella comunità e non ci pentiamo di aver scelto questo posto per vivere e far crescere la nostra famiglia».

Insomma, un’azione vile sommersa e quasi annullata dall’onda di solidarietà e vicinanza che il paese ha dimostrato, facendo quadrato intorno alla coppia e assicurandole sostegno anche in futuro. Un paese che ora attende, insieme a Julieta e Mauro, l’arrivo del piccolo Felipe.

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