venerdì,Giugno 6 2025

Muore colpito al torace da una lancia idrica: nuova tragedia in un cantiere dell’A2

Un operaio di 55 anni è deceduto mentre era impegnato in un’attività di idrodemolizione tra gli svincoli di Cosenza e Altilia

Muore colpito al torace da una lancia idrica: nuova tragedia in un cantiere dell’A2

Tragico incidente sul lavoro in Calabria, nel quale ha perso la vita un 55enne di Lamezia. Salvatore Cugnetto è morto mentre era impegnato in attività di idrodemolizione lungo l’Autostrada del Mediterraneo, tra gli svincoli di Cosenza e Altilia. 

«La strage sui posti di lavoro continua in modo inaccettabile. Ancora una volta, si piange la perdita di un padre di famiglia, vittima di un incidente mortale mentre svolgeva il proprio lavoro. È insopportabile dover assistere al sangue innocente versato sui luoghi di lavoro, e il nostro dolore si trasforma in rabbia e richiesta di giustizia». A dichiararlo è stato Simone Celebre, segretario generale della Fillea Cgil Calabria.
Secondo quanto riferito dallo stesso sindacato «una lancia si è liberata durante le operazioni, colpendolo in pieno torace. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari, non è stato possibile salvarlo. A Salvatore e alla sua famiglia esprimiamo il nostro più profondo cordoglio e vicinanza».

«Questa ennesima tragedia – prosegue Celebre – conferma che il settore dell’edilizia resta il più esposto agli incidenti mortali. La nostra condanna è ferma: nessun lavoratore dovrebbe perdere la vita per il proprio lavoro, nessun figlio dovrebbe piangere il proprio padre per motivi che si possono e si devono prevenire.La responsabilità di questa strage ricade su tutti: imprese, istituzioni e politica. È ora di agire con decisione, di investire realmente in sicurezza, di rafforzare la formazione e di garantire controlli rigorosi. Non possiamo più tollerare che silenzi, ricatti e la paura di perdere il posto di lavoro compromettano la vita di chi lavora. Nell’auspicare che sia fatta piena luce su quest’ennesima morte innocente, chiediamo l’istituzione, a livello nazionale, di una procura dedicata esclusivamente agli infortuni mortali sul lavoro, affinché ci sia piena luce su ogni tragedia e si faccia giustizia. La Fillea Cgil – conclude il segretario regionale – non si fermerà finché questa strage non si fermerà. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità inalienabile di tutte le istituzioni e di tutte le parti sociali. La vita di un lavoratore vale più di ogni profitto».

Il cordoglio del presidente Occhiuto

«Esprimo il mio cordoglio della Giunta della Regione Calabria e la più sentita vicinanza ai familiari e ai colleghi dell’operaio tragicamente deceduto oggi mentre era al lavoro sull’autostrada, tra gli svincoli di Altilia e Rogliano». È quanto comunica il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «Questa ennesima tragedia – continua – ripropone in modo drammatico il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il mio governo regionale sta affrontando questa emergenza con urgenza e con il massimo senso di responsabilità, lavorando in sinergia con i sindacati e con le organizzazioni datoriali. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la prevenzione, aumentare i controlli e garantire condizioni di lavoro sicure per tutti. Non si può e non si deve morire di lavoro. È inaccettabile e indegno di un Paese civile».

Articoli correlati

top
preload imagepreload image