venerdì,Aprile 26 2024

Pressioni su Emanuele Mancuso e latitanza del fratello, due condanne

Sentenza con rito abbreviato per il favoreggiamento nei confronti di Giuseppe Mancuso e i tentativi di far interrompere la collaborazione con la giustizia da parte del figlio del boss Pantaleone Mancuso

Pressioni su Emanuele Mancuso e latitanza del fratello, due condanne
Da sinistra verso destra: Emanuele Mancuso e Giuseppe Mancuso

Due condanne sono state emesse dal gup distrettuale di Catanzaro, Filippo Aragona, nel processo con rito abbreviato nei confronti di Francesco Pugliese, 20 anni, di Zungri, e Nency Vera Chimirri, 28 anni, già compagna di Emanuele Mancuso. Nei confronti di Francesco Pugliese la condanna ammonta a 6 anni di reclusione (il pm Annamaria Frustaci aveva chiesto 5 anni), mentre per Nency Chimirri la condanna è di 4 anni (il pm aveva chiesto 3 anni).
Il reato di favoreggiamento personale per aver agevolato la latitanza di Giuseppe Mancuso (figlio di Pantaleone Mancuso detto “l’Ingegnere” e fratello del collaboratore Emanuele Mancuso) – che si sarebbe così sottratto all’esecuzione di una pena – veniva contestato a Francesco Pugliese. Reato aggravato dalle finalità mafiose. Violenza privata e intralcio alla giustizia (con l’aggravante delle finalità mafiose) la contestazione mossa invece a Nensy Vera Chimirri che è stata condannata anche al risarcimento dei danni (da liquidarsi in separata sede) in favore di Emanuele Mancuso (in proprio e in qualità di genitore della figlia), parte civile con l’assistenza dell’avvocato Antonia Nicolini.
Mediante violenza psichica e paventando la possibilità di non poter vedere la figlia minore avrebbe cercato di costringere Emanuele Mancuso a interrompere la collaborazione con la giustizia avviata il 18 giugno 2018 e ad uscire dal programma di protezione il 20 maggio 2019. Nancy Chimirri avrebbe poi fatto recapitare al compagno una foto della figlia in braccio al fratello Giuseppe Mancuso, preannunciandogli che la strategia difensiva dei familiari era quella di farlo passare per pazzo.
Entrambi gli imputati sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali. Francesco Pugliese (interdetto anche in perpetuo dai pubblici uffici) era assistito dagli avvocati Francesco Schimio e Alessandro Restuccia; Nency Vera Chimirri (interdetta dai pubblici uffici per 5 anni) era difesa dall’avvocato Carmelo Naso. Emanuele Mancuso era parte civile nel processo con l’avvocato Antonia Nicolini.

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