martedì,Maggio 14 2024

Rinascita-Scott, Emanuele Mancuso: «L’ex sindaco di Nicotera a disposizione della cosca»

Il collaboratore, nel corso del maxiprocesso, ha chiamato in causa l’allora primo cittadino Salvatore Reggio che sarebbe stato rimproverato da Pantaleone Mancuso (“l’Ingegnere”) per le dichiarazioni rilasciate dopo il ferimento di Giovanni Rizzo e della madre

Rinascita-Scott, Emanuele Mancuso: «L’ex sindaco di Nicotera a disposizione della cosca»
Pantaleone Mancuso

Ha pesantemente chiamato in causa anche l’ex sindaco di Nicotera Salvatore Reggio, il collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso deponendo nel maxiprocesso Rinascita Scott. Nel riferire, infatti, delle preoccupazioni da parte del proprio padre, Pantaleone Mancuso (“l’Ingegnere”) per il ferimento 26 maggio 2008 – della zia della zia Romana Mancuso e del figlio di quest’ultima Giovanni Rizzo (primo cugino, quindi, dello stesso Pantaleone Mancuso), Emanuele Mancuso si è soffermato pure sull’ex primo cittadino di Nicotera. “Il sindaco Salvatore Reggio – ha dichiarato il collaboratore rispondendo alle domande del pm Annamaria Frustaci – era a disposizione della cosca Mancuso. A distanza di qualche giorno dalla sparatoria in cui rimasero feriti Romana Mancuso e Giovanni Rizzo, il sindaco fece delle dichiarazioni ai giornali parlando di legalità, di ‘ndrangheta e di episodio grave. Quando mio padre, dopo un periodo di irreperibilità, passò ai domiciliari rimproverò il sindaco per tali dichiarazioni dicendogli che non si doveva permettere di alzare polveroni sulla stampa, né parlare di ‘ndrangheta per la sparatoria contro i miei familiari quando in quel periodo proprio per questo motivo mio padre si era reso irreperibile”.
Secondo Emanuele Mancuso, l’ex sindaco Reggio, definito dallo stesso “a disposizione della cosca”, avrebbe tentato di giustificarsi con Pantaleone Mancuso per le dichiarazioni uscite sui giornali, facendo intendere che non poteva nell’occasione fare a meno di rilasciare tali dichiarazioni, quasi si trattasse di dover recitare un “copione” scontato al cospetto dell’opinione pubblica.

Da ricordare che l’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Salvatore Reggio è stata poi sciolta per infiltrazioni mafiose il 13 agosto del 2010 e lo scioglimento è stato confermato sia dal Tar del Lazio e sia da due sentenze del Consiglio di Stato. In precedenza, gli organi elettivi di Nicotera erano stati sciolti – sempre per infiltrazioni mafiose – anche nel 2005 quando in carica c’era l’amministrazione guidata dal sindaco Princivalle Adilardi. Il 24 novembre 2016 è stata invece sciolta per infiltrazioni mafiose l’amministrazione guidata dal sindaco Franco Pagano.

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