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“Mileto, sui passi dei Normanni”: l’escursione tra fede, natura e storia

L'iniziativa è stata promossa nella città sede di diocesi dal locale gruppo Movimento adulti scout cattolici italiani e dall’associazione “Terre Bruniane”

“Mileto, sui passi dei Normanni”: l’escursione tra fede, natura e storia

“Mileto: sui passi dei Normanni”. Questo il titolo dell’interessante iniziativa escursionistica promossa nella città sede di diocesi dal locale gruppo Movimento adulti scout cattolici italiani e dall’associazione “Terre Bruniane”. Ad essa hanno partecipato oltre 30 membri dei due sodalizi, accolti in mattinata sul sagrato della basilica cattedrale di Mileto dal magister del Masci, Domenico Lascala, e dalla vicepresidente della realtà associativa con sede a Serra San Bruno, Gabriella Letizia. L’evento ha assunto anche un risvolto solidale, visto che il contributo di partecipazione è stato devoluto per la realizzazione del progetto presentato di recente dal Movimento nazionale a Papa Francesco – in occasione dei 70anni della sua istituzione – utile all’acquisto di una culla termica da donare al Centro di prima accoglienza di Lampedusa, alla realizzazione di una falegnameria in Zambia e alla piantumazione di un bosco ad Argenta, dove è stato ucciso don Giovanni Minzoni.

L’escursione è nata dalla comune esperienza maturata nel mondo dell’Agesci e dalla rispettiva condivisione di valori e ideali propri del mondo dello scoutismo, uniti all’esigenza di fare rete nell’ambito della promozione del territorio. Tra l’altro l’epopea normanna nel meridione d’Italia è contrassegnata dal profondo legame tra le due località calabresi. A Mileto, infatti, Ruggero I d’Altavilla istituì la capitale della propria contea, nell’ambito del processo di conquista e rilatinizzazione del Sud, all’epoca sotto il dominio bizantino nella parte peninsulare e musulmano in quella insulare. E fu proprio lui, in quei frangenti, a donare all’amico San Bruno di Colonia i terreni di località “Torre”, necessari  per fondare l’eremo di Santa Maria del Bosco e, circa due chilometri più a valle, il monastero e attuale certosa di Santo Stefano. Da tutto ciò ebbe origine, tra l’altro, la stessa Serra San Bruno. “Mileto: sui passi dei Normanni” ha preso il via con le visite guidate al museo statale e alla chiesa madre della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ad opera di Vincenza Casile e Francesco Gangemi. Subito dopo i partecipanti si sono trasferiti a piedi all’interno del Parco archeologico di Mileto vecchia intitolato al vescovo Antonio Maria De Lorenzo, distante circa due chilometri dall’attuale abitato e unico in Calabria di epoca medievale.

Un sito dove ancora oggi persistono i ruderi dell’antica capitale normanna, abbandonata dai miletesi dopo il nefasto terremoto del 1783.  In questo caso, ad illustrare il tutto è stato l’archeologo Fabio Lico, tra l’altro membro dell’associazione culturale Mnemosyne che gestisce il parco. L’escursione a Mileto si è conclusa con un pranzo conviviale, nello spazio adiacente la cappella della Madonna della Guardia, posta all’ingresso del sito archeologico medievale.

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