Cala il sipario sulla stagione teatrale estiva de “I Vacantusi”
Tra i luoghi di interesse culturale che hanno ospitato le tappe estive il suggestivo Castello di Vibo, sede del Museo archeologico nazionale 'Vito Capialbi’
Il caratteristico Castello della Valle di Fiumefreddo Bruzio, il Torrione di Torre Lupo ripulito e restituito alla collettività, il suggestivo Castello di Vibo Valentia sede del Museo archeologico nazionale ‘Vito Capialbi’, l’Antico Mulino delle Fate ai piedi del castello Normanno Svevo di Lamezia Terme. Sono questi i luoghi di interesse culturale che hanno ospitato le tappe estive della stagione teatrale promossa dalla compagnia lametina I Vacantusi, che ha animato anche i mesi più caldi e che ripartirà a pieno ritmo e con un ricco cartellone a settembre. Quattro serate a ingresso gratuito tra luglio e agosto che hanno portato su palchi eccezionalmente allestiti e inseriti in contesti inusuali, teatro classico, musica e tradizione, valorizzando i siti storici scelti e ricreando atmosfere incantate e senza tempo. Con Fabio Macagnino, cantautore, percussionista e attore, e Francesco Luccisano, compositore e arrangiatore, entrambi autorevoli interpreti della musica popolare calabrese, attraverso le melodie e le voci del coro polifonico Aulòs diretto dal M° Rosa D’Audino, e con le sperimentazioni della Compagnia Teatro Europeo Plautino, Vacantiandu 2023 è riuscita nell’intento ambizioso di portare l’arte in luoghi di memoria, palcoscenici a cielo aperto che hanno fatto da cornice a spettacoli unici, apprezzati dal pubblico che ha partecipato numeroso a tutte le serate. Molti degli appuntamenti sono stati preceduti dal racconto e dalla visita guidata dei siti ad opera dell’archeologo Francesco Cuteri, docente di Beni Culturali e Ambientali presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e direttore del Museo di arte contemporanea a Bivongi, a testimonianza dell’attenzione rivolta dagli organizzatori alla scoperta e alla promozione dei territori, con l’obiettivo di proporre pratiche teatrali che siano anche esercizio di nuova attenzione ai luoghi. Con queste premesse si attende la partenza della kermesse invernale, appuntamento ormai storicizzato e imperdibile per gli appassionati. Da settembre 2023 a maggio 2024, il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme ospiterà una varietà di spettacoli che spaziano dai classici rivisitati a produzioni innovative e originali, abbracciando diversi generi, linguaggi e stili teatrali, con un mix di commedie, musical, appuntamenti letterari, workshop e performance sperimentali. In cartellone, come anticipato in conferenza stampa, tra gli altri: Chiara Gamberale, Primo Reggiani, il quartetto di mimi ucraini Dekru, Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli, Gioacchino Criaco, Barbara De Rossi, Gianfranco Jannuzzo, Gianfelice Imparato, Enzo Decaro, Carlo Buccirosso, Rocco Papaleo, Francesco Paolantoni, Paolo Caiazzo, Angelo Duro, Pier Paolo Buzza, Max Mazzotta, Giò di Tonno, Diego De Silva, Paolo Crepet, Angela Bubba, Diego De Silva, Dario De Luca, I Mezzalira e Spari e Dispari. Fino al 15 settembre sarà possibile acquistare l’abbonamento alla stagione ad un prezzo ridotto del 10% circa. La rassegna teatrale 2023-24, con la direzione artistica di Morelli ed Ercole Palmieri e quella amministrativa di Walter Vasta, accoglie al suo interno tre progetti: il Festival Arteca, che unisce teatro moderno e in vernacolo, workshop e incontri letterari (Caudex), Calabria Teatro, con un occhio rivolto alle produzioni calabresi, e Vacantiandu 2023, che ospita i grandi nomi del teatro nazionale ed internazionale, ma anche percorsi esperienziali in luoghi storici e, ancora, incontri letterari. I Progetti artistici e culturali sono cofinanziati dalla Regione Calabria con il Programma di Azione e Coesione (PAC) 2014-2020 – Azione 6.8.3 ambito eventi di promozione culturale anno 2022 – Calabria Straordinaria. Inaugura la nuova stagione l’appuntamento “Il custode delle parole” con lo scrittore di Africo Gioacchino Criaco, sabato 16 settembre alle 19. Ingresso gratuito.