Zampogne a chiave e rito del “Fuoco sacro di Puricinedha”: Spadola onora la tradizione e i fratelli Domenico e Gregorio Tassone
L’evento promosso dal Comitato festa di San Nicola e dal Comune inizierà il 24 luglio alle ore 17 al Municipio con un convegno sul tradizionale strumento musicale delle Serre. All'imbrunire lo spettacolo dei fantocci incendiati e la cena con ragù di capra

Zampognari provenienti da ogni angolo della Calabria si ritroveranno il 24 luglio a Spadola per celebrare la tradizionale zampogna a chiave delle Serre. «L’iniziativa organizzata dal Comitato festa di San Nicola, con il patrocinio del Comune – si legge nel comunicato stampa degli organizzatori – rappresenta un omaggio alla memoria di due insigni spadolesi: i fratelli Domenico e Gregorio Tassone, ritenuti dagli esperti due vere e proprie eccellenze nel campo della musica tradizionale calabrese. La manifestazione prenderà il via alle 17 quando, nella sala consiliare del Municipio, il sindaco di Spadola, Antonio Rosso, avvierà i lavori del convegno dal titolo “La zampogna a chiave delle Serre”. L’incontro, moderato dal vicesindaco Vitantonio Tassone, sarà animato dagli interventi del polistrumentista e costruttore di zampogne, Giuseppe Muraca; dall’ebanista pipaio e suonatore di zampogna, Vincenzo Grenci; dal musicista e cantastorie Domenicantonio Tassone e dall’etnomusicologo Sergio Di Giorgio».
«Al termine del convegno – prosegue la nota stampa -, entreranno in scena proprio loro, gli zampognari, i quali, dopo aver ricevuto una pergamena ricordo, effonderanno il suono dei loro strumenti per le vie di Spadola fino all’imbrunire, quando lasceranno il proscenio al tradizionale “fuoco sacro di Puricinedha”. In occasione dell’inizio della novena in onore del santo patrono, gli abitanti di Spadola allestiscono, infatti, una delle rappresentazioni più suggestive dell’intera Calabria. Dopo aver costruito fantocci imbottiti di paglia, con tanto di sfondo scenografico, in ogni piazza del borgo attendono che la statua di San Nicola venga portata nella piazza principale, per dare il via a “Puricinedha”: i fantocci verranno dati alle fiamme, il cui riverbero contrastaterà il buio che segue il tramonto».
«Il fuoco e il fumo fanno quindi da cornice allo spettacolo, le cui radici vanno cercate in un rito anticamente celebrato per ringraziare la divinità per i frutti della mietitura. Una volta spenti i bagliori del fuoco, entreranno in scena le tavole imbandite attorno alle quali molte famiglie chiameranno a raccolta parenti e amici per dare luogo a libagioni destinate a concludersi solo a tarda ora. In piazza Jonadi, invece, sarà allestita una speciale cena in onore degli ospiti della serata, ovvero gli zampognari il cui palato sarà deliziato dai prodotti tipici locali, tra cui il tradizionale ragù di capra, l’animale simbolo della tradizione agropastorale calabrese, da cui storicamente si ricava l’otre che alimenta il suono delle zampogne».
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