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Nella provincia che da anni occupa gli ultimi posti nella classifica sulla qualità della vita, come rivela anche quest’anno lo studio effettuato dal Sole 24 ore – benchè sia abbastanza prevedibile che di anno in anno sia difficile avanzare di posizione nel report in questione – cambiano gli amministratori degli enti locali ma i problemi che riguardano le infrastrutture pubbliche e la viabilità restano sempre gli stessi: strade impercorribili, sversamenti di rifiuti urbani, speciali e pericolosi un po’ ovunque, siti allagati, rari interventi di manutenzione nei canali di scolo delle acque e nelle aiuole, scarsa illuminazione, segnaletica stradale datata (dove c’è) e veri e propri “crateri” ormai divenuti identitari di un territorio – quello Vibonese – che sembra non interessare a nessuno e dove il mondo della politica pare non voglia accorgersi di molte e troppe aree deturpate. [Continua in basso]

Così, a ogni scadenza naturale di un mandato amministrativo, mutano i nomi ma non i risultati. Emblematico, per esempio, il territorio delle Preserre vibonesi dove rappresentanti politici in seno alla Provincia di Vibo e alla Regione Calabria se ne sono contati diversi, eppure nessuno sembra essere stato mai di passaggio lungo la strada provinciale numero 73 – per citarne una – e rendersi così conto che quel tratto viario non necessita solo di piccoli e sporadici “assaggi” di manutenzione ordinaria, semplicemente perché definire “mulattiera” la Sp 73 è un eufemismo. La strada in questione è, tra l’altro, trafficata a qualsiasi ora del giorno poiché conduce anche a uno dei centri più produttivi e commerciali del territorio vibonese: Soriano Calabro. Ma è anche la principale arteria di collegamento con gli altri paesi delle Preserre (Gerocarne, Sorianello, Vazzano e Pizzoni) sino a Serra San Bruno. Insomma, una di quelle strade che dovrebbe costituire il “primo biglietto da visita” per un intero territorio, specie per i forestieri che escono allo svincolo autostradale per raggiungere Soriano Calabro o i centri limitrofi e si ritrovano, invece, con un’arteria lasciata da tempo in condizioni di abbandono, pericolo e mancata manutenzione. Per non parlare delle giornate piovose che la rendono a dir poco impraticabile.

Eppure dal paese ai piedi delle Serre, ogni giorno partono e rientrano centinaia di commercianti e lavoratori che, puntualmente, si ritrovano con una strada alquanto pericolosa, soprattutto durante la stagione invernale quando le voragini sul manto stradale divengono delle vere e proprie trappole poichè coperte dall’acqua. E i disagi sono evidenti soprattutto negli ultimi giorni che – guarda caso – coincidono anche con le ore frenetiche (fra riunioni, interpartitiche e “accorduni” nel variegato mondo della politica vibonese) decisive per decidere a chi affidare la guida della Provincia di Vibo Valentia che a fine gennaio è chiamata a eleggere il nuovo presidente. Quella stessa Provincia che non è riuscita sinora a garantire una viabilità degna di tal nome e che da anni è protagonista di una politica fallimentare sotto gli occhi di tutti.
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