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Cade sindaco a Sant’Onofrio, Tre Spighe: «I 500 giorni peggiori per il nostro paese»

Duro attacco dell'opposizione all'ormai ex primo cittadino dopo le dimissioni di sette consigliere: «Era arrivata l'ora di dire basta»

Cade sindaco a Sant’Onofrio, Tre Spighe: «I 500 giorni peggiori per il nostro paese»
Il municipio di Sant'Onofrio
Il sindaco Antonino Pezzo

Il gruppo Tre Spighe, all’opposizione in Consiglio comunale a Sant’Onofrio, interviene sulle dimissioni di sette consiglieri che hanno portato alla caduta dell’amministrazione guidata dal sindaco Antonino Pezzo. «Un atto fortemente politico, certo – è scritto in una nota -, ma che ha alla radice la personalità e l’insofferenza di colui che doveva essere il primo cittadino, il rappresentante di una comunità, e che invece in 503 giorni ha dimostrato di sentirsi il “padrone” del paese e, grazie anche a pochi suoi fedelissimi e di pari livello, si è inimicato le associazioni che riteneva non essere a lui vicine, ha gestito la cosa pubblica con estrema disinvoltura e in estrema opacità, ha allontanato chi lo ha sostenuto e, ahinoi, fatto vincere. Sono stati 500 giorni peggiori della vita amministrativa del nostro amato paese. [Continua in basso]

«Sette consiglieri su dodici – proseguono gli esponenti di Tre Spighe – hanno condiviso il medesimo giudizio negativo sull’operato del sindaco Pezzo e dei suoi “alfieri” e, rappresentando la parte maggioritaria della popolazione di Sant’Onofrio, hanno ritenuto che era arrivata l’ora di dire basta alle scorrerie amministrative e alle perturbazioni umorali di chi si è dimostrato non all’altezza di ricoprire un ruolo così alto e importante. Questo è quello che succede in democrazia. Qualcuno ironizza che sia finita esattamente con la fine del carnevale anche questa triste esperienza, qualcun altro che già da tempo si sarebbe dovuta verificare, da parte nostra abbiamo condotto con rigore una opposizione fatta di contenuti e di denunce, per le quali riteniamo ci saranno ancora sviluppi. Ai cittadini di Sant’Onofrio consegniamo le vicende di questi 500 giorni perché ne facciano memoria nelle prossime occasioni in cui bisognerà scegliere chi dovrà rappresentare una comunità e non se stesso. All’ormai ex sindaco di Sant’Onofrio Pezzo vogliamo solo ricordare di non dimenticarsi di lasciare la fascia tricolore che portava sempre nella tasca e di rimettere la bandiera di “Libera” nella stanza del sindaco da dove lui l’aveva tolta».

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