Tropea e le panchine nello spazio per i disabili, il sindaco: «Stoccaggio temporaneo, effetti collaterali della Fiera»
Il primo cittadino Giovanni Macrì offre le sue spiegazioni nel corso del Consiglio comunale e – come già avvenuto in altro recente civico consesso – finisce per prendersela con la stampa
Arriva nel corso del Consiglio comunale odierno la spiegazione del sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, in ordine alle pesanti panchine posizionate da qualche tempo in largo Vaccari nello spazio riservato al parcheggio auto per i disabili. “Volevo dire che in realtà questo stoccaggio temporaneo, di questo si tratta – ha affermato il sindaco –, non è avvenuto ad opera di qualcuno su indicazione dell’amministrazione. Evidentemente è uno di quegli effetti collaterali della Fiera dell’Annunziata. Qualcuno per fare spazio al proprio camion ha messo queste panchine – che sono state già spostate e se non è stato già fatto lo saranno a breve – su uno stallo riservato ai disabili. Per completezza ricordo che Tropea come stalli per disabili è uno dei posti in assoluto più attenti con maggiore presenza di tutta Italia. Questo solo per la cronaca. Questo è il livello dell’informazione locale su sollecitazione, evidentemente, da parte di qualcuno”.
Tralasciando i termini (“spargere veleno”) usati dal sindaco nel corso del Consiglio comunale verso gli organi di informazione che hanno “osato” riportare la notizia delle panchine nel parcheggio destinato ai disabili (frasi che verranno certamente valutate in altre sedi), preme dunque evidenziare che per il primo cittadino non è tanto grave che qualcuno (o più di qualcuno) nel suo “Principato” (come il sindaco definisce la città di Tropea) si sia preso la briga senza alcuna autorizzazione di spostare pesanti panchine in muratura e anche i vasi per le piante per piazzarli nello spazio riservato al parcheggio per disabili (“effetti collaterali della Fiera dell’Annunziata” li ha definiti Giovanni Macrì), bensì il fatto che qualcuno ne abbia scritto. Ogni commento al riguardo è superfluo, anche perché nel nostro articolo (tranne il sindaco non si riferisca ad altri organi di informazione on line a noi sconosciuti) non c’è un solo rigo in cui è stato scritto che tale occupazione sia stata colpa dell’amministrazione comunale. Ci siamo limitati a segnalare e fotografare il problema. Evidentemente per il primo cittadino di Tropea – e solo per lui – sollevare problemi è un reato, tanto da invocare l’intervento della Procura della Repubblica contro i mezzi di informazione (che a questo punto solleciteremo necessariamente anche noi ad intervenire a tutela del nostro lavoro).
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