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Calderoli a Vibo, Di Bartolo (Pd): «Assegno in bianco avallato dai rappresentanti locali»

Il segretario provinciale dem ribadisce la netta contrarietà del partito a un disegno di legge che «non garantisce i diritti sociali e civili fondamentali e amplifica il divario tra le regioni»

Calderoli a Vibo, Di Bartolo (Pd): «Assegno in bianco avallato dai rappresentanti locali»
Pd Vibo, il segretario Giovanni Di Bartolo

«L’assegno in bianco firmato in Conferenza Stato-Regioni dal presidente Occhiuto riceve l’avallo dei rappresentanti locali, della maggioranza regionale e degli esponenti nazionali del centrodestra calabrese. La sortita che il ministro Calderoli ha inteso fare proprio a Vibo Valentia segna un ulteriore punto di caduta per la tutela degli interessi del nostro territorio». È quanto afferma il segretario provinciale del Partito democratico Giovanni Di Bartolo, dopo l’incontro incentrato sull’Autonomia differenziata che si è tenuto a Vibo e che ha visto la partecipazione del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. «In questi mesi – aggiunge l’esponete dem – ampi settori della società sono intervenuti pubblicamente per esprimere il loro dissenso nei confronti di questo disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata, in particolare nella nostra Regione: dalle organizzazioni sindacali alle rappresentanze dell’impresa, dal mondo della scuola alla chiesa, dalle associazioni agli amministratori locali. La mobilitazione registrata avrebbe suggerito quantomeno un momento di riflessione più attento e il coraggio di assumere una posizione severa a chi oggi ha importanti responsabilità di governo e di rappresentanza dei cittadini vibonesi e calabresi. Un rapporto sano tra Stato e autonomie locali non può prescindere da un percorso concreto per riequilibrare le differenze territoriali, anzitutto individuando i livelli essenziali delle prestazioni da finanziare e le risorse aggiuntive necessarie per organizzare i servizi nelle aree in cui non esistono. L’esatto contrario della proposta attualmente portata avanti dal Governo e dalla maggioranza di centrodestra. Ribadiamo ancora una volta – conclude Di Bartolo – la nostra netta contrarietà a questo disegno di legge che non garantisce i diritti sociali e civili fondamentali, non promuove le ragioni della crescita e dello sviluppo, amplifica il divario tra le regioni».

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