sabato,Aprile 27 2024

Mare sporco nel Vibonese, Soriano (Pd) scrive al governatore Occhiuto: «Stanchi dei proclami»

Il consigliere comunale dem si rivolge al presidente della Regione: «Ogni anno ci lamentiamo della stessa cosa. Eppure il mare è la nostra principale ricchezza»

Mare sporco nel Vibonese, Soriano (Pd) scrive al governatore Occhiuto: «Stanchi dei proclami»
Mare sporco a Bivona
Stefano Soriano

Stefano Soriano, nelle vesti di consigliere comunale di Vibo Valentia, nonché esponente del Pd, ha scritto una lettera al governatore Roberto Occhiuto. Al centro della missiva, i problemi legati alla mala depurazione a il mare sporco. Ne riportiamo il contenuto. «Caro presidente, la ricchezza di questa meravigliosa lingua di terra incastrata tra i due mari, che porta il nome di Calabria, è il nostro meraviglioso mare che incontra i nostri quasi 800 km di costa tra scogli a strapiombo, spiagge nascoste e panorami mozzafiato che solo il mare riesce a regalare. Mare e terra in cui si incontrano leggende e storia: dal tesoro di Alarico al mito di Ligea fino all’Oracolo di Capo Vaticano per poi ripartire verso Pietra Kappa e giungere a Scilla e Cariddi, incontrando la Fata Morgana. Di questo dovremmo parlare ai calabresi e soprattutto alle decine di migliaia di turisti che affollano d’estate, ma non solo, questa regione così ricca di fascino quanto selvaggia ed abbandonata, quasi ad aver dimenticato che siamo la Magna Grecia, che la Cultura ha trovato casa per prima nella nostra terra. Anche quest’anno nonostante i suoi buoni propositi ci troviamo ad avere un mare “sporco”. Il Tirreno meridionale, (mi riferisco, nello specifico, al tratto che attraversa la costa vibonese) è incredibilmente sporco».

«Ora, caro presidente, siamo stanchi dei tanti proclami pronunciati negli anni da chi ha ricoperto il Suo stesso ruolo ed ha ritenuto che la Calabria dovesse continuare a restare ferma, probabilmente al Medioevo. Il mare, la nostra principale ricchezza, è forse l’elemento che noi calabresi, e soprattutto chi governa la Calabria, tratta peggio. Ci troviamo di anno in anno a lamentarci sempre per la stessa cosa. Il mare sporco. Ero bambino ed il mare era sporco, sono padre ed il mare continua ad essere sporco. Ho ascoltato con interesse il suo video con il quale “scaricava” un bel po’ di responsabilità su sindaci ed amministratori locali che, a suo dire, dovrebbero mandare i vigili nel territorio a controllare scarichi abusivi e pozzi neri. Ma lei, caro presidente, lo sa quanti agenti di Polizia Municipale ha il mio comune, Vibo Valentia? Sette o otto unità.  E lo sa che molti piccoli comuni non hanno neanche un vigile urbano? Ed ancora. Lo sa che molti comuni calabresi sono in dissesto o predissesto e non possono assumere dipendenti e per questo motivo sono sotto organico? Come la dovrebbero fare l’attività di controllo gli amministratori locali?». Soriano continua: «Ce lo spieghi lei, caro presidente, anzi non ce lo dica ma agisca e crei una task force regionale di dipendenti da mettere al servizio dei Comuni che non ce la fanno. Il mare pulito è un nostro diritto e lei caro presidente ce lo deve garantire, altrimenti non si comprende a cosa serva la Regione in un territorio che ha 800 km di costa e non riesce a controllarla e soprattutto a metterla a frutto. Perché, caro presidente, con il mare pulito si attraggono i turisti, con le infrastrutture si attraggono i turisti, con uno o più aeroporti adeguati si attraggono turisti, ed i turisti portano ricchezza e soprattutto lavoro. Ed ecco che magari riuscendo ad avere il mare pulito potremo anche a trattenere i nostri figli in Calabria, offrendo loro la possibilità di scegliere se rimanere o andare via, invece di dare loro come unica possibilità quella di emigrare altrove.  Almeno per una volta, non lasciamo che sia la sola magistratura a contrastare i fenomeni di inquinamento, ma facciamolo noi per primi e lei, caro presidente, in testa a tutti perché lei rappresenta la Calabria, la regione più bella del mondo».

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