lunedì,Maggio 20 2024

Elezioni a Vibo, Rifondazione comunista: «Assemblea aperta per fare chiarezza su nomi e metodi»

La segretaria Marcella Murabito sottolinea come una «vera ipotesi di unità pretende l’applicazione di criteri tali da far cogliere a tutti come il nuovo avanzi rispetto al vecchio»

Elezioni a Vibo, Rifondazione comunista: «Assemblea aperta per fare chiarezza su nomi e metodi»

“Quo vadis, Vibo? Ovvia domanda che nasce nelle persone semplici e perbene, preoccupate di veder sfumare, ancora una volta, la possibilità di un reale cambiamento. Un vero cambiamento – e come tale percepibile dalle persone – pensiamo debba nascere alla luce del sole, perché si vince se si cambia realmente, altrimenti cambierà tutto per non cambiare niente. Se bisogna fare uno sforzo politico comune, bisogna avere la capacità di coinvolgere a pieno titolo cittadini singoli, associazioni, partiti, per raccogliere tutti quegli elementi necessari al raggiungimento di un obiettivo comune, che non può che essere il radicale cambiamento di questa città, dove da sempre comandano i soliti noti o direttamente o indirettamente”. E’ quanto afferma Marcella Murabito, segretaria della Federazione di Vibo Valentia del Partito della Rifondazione ComunistaSinistra Europea. “Dato che in questi anni ne hanno combinate tante, forse per pudore questa volta non si presenteranno in termini diretti – afferma Murabito – ma sceglieranno la seconda via, applicando la formula del disturbo, che potrà essere convincente per il Partito democratico ed affini, ma non sicuramente per noi che abbiamo un’idea diversa di città e di comunità. Una vera ipotesi di unità pretende l’applicazione di criteri tali da far cogliere a tutti come il nuovo avanzi rispetto al vecchio; non accettiamo la logica d’imposizione di nomi e metodi, a meno che non sia stata già fatta la scelta di operare negativamente, obbligandoci a rimanere fuori. In questo caso, però, devono assumersi fin da oggi la responsabilità storica di aver preferito il vecchio sistema al nuovo che avanza.Noi pensiamo che non ci siano individualità in grado di assumere atteggiamenti condizionanti rispetto a programmi o candidature; riteniamo invece che, solo attraverso la chiarezza ed il confronto aperto, si possano creare le vere precondizioni per il cambiamento reale. Non possono essere i salotti della città o gli studi professionali i luoghi da utilizzare per il confronto; noi indichiamo, come strategia, assemblee aperte, dove ogni forza progressista – conclude Rifondazione comunista – possa esprimere esplicitamente le proprie indicazioni”.

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