domenica,Aprile 28 2024

Teatro comunale di Vibo, Nesci: «Finisce la farsa messa in scena per la campagna elettorale»

La coordinatrice provinciale di "Noi Moderati": «Restano le passerelle dell’amministrazione comunale, sindaco e assessori, le foto dello spettacolo dedicato ai presunti vip e i debiti del Comune»

Teatro comunale di Vibo, Nesci: «Finisce la farsa messa in scena per la campagna elettorale»
A sinistra Maria Rosaria Nesci e Maria Limardo

“Finisce qui la grande farsa che l’attuale amministrazione ha messo in scena per fare campagna elettorale attraverso il teatro comunale. Ed infatti, la stagione teatrale così tanto decantata e sbandierata come un grande successo in conferenze stampa e comunicati vari, di fatto,  non avrà più luogo. Stando alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale, sembrerebbe, infatti,  che questa abbia scelto di attendere l’esito di presunti controlli prima di proseguire con la programmazione. Invero, più che di una scelta dell’amministrazione, si tratta di un obbligo imposto dalla legge”. E’ quanto dichiara la coordinatrice provinciale di “Noi Moderati”, Maria Rosaria Nesci. “Ma andiamo con ordine, perché se dal canto suo l’amministrazione afferma che il teatro avesse le prescritte autorizzazioni al momento del primo spettacolo, invero, occorre precisare che la Commissione per la vigilanza sui locali di pubblico spettacolo non risulta abbia rilasciato il parere favorevole in occasione dell’evento del 14 febbraio scorso. Prova ne è il fatto che il Comune di Vibo Valentia, con determina n. 251/2024 del 14.02.2024, pubblicata sul sito solo in data 15.02.2024, su proposta della Giunta, ha pensato bene di impegnare la modica (si fa per dire) cifra pari ad € 3.781,02 per conferire ad un dato ingegnere, che peraltro sembrerebbe essere componente della medesima commissione (sic!), l’incarico di stilare una relazione tecnica  per manifestazioni pubbliche e asseverazioni di conformità per il nuovo teatro comunale e messa a disposizione di n. 2 estintori  con ausilio di personale addetto all’emergenza incendio”. “Se detto ingegnere abbia in effetti accettato l’incarico ed abbia redatto e depositato tale relazione in occasione dello spettacolo del 14 febbraio scorso – prosegue la Nesci – non è stato ancora possibile accertarlo; pare, infatti, che alcuni consiglieri attendano ancora di prendere visione della documentazione in questione. Certo è però, che  se questa relazione non è stata fatta o, comunque, non è stata depositata per tempo, non può affermarsi che le autorizzazioni c’erano al momento dello spettacolo del 14 febbraio scorso; e se, invece, la medesima è stata redatta ma oggi la stessa amministrazione non ne fa uso è perché, verosimilmente, gli organi preposti al controllo successivo hanno eccepito la necessità di rispettare determinate prescrizioni non ritenendo, dunque, bastevole la relazione medesima. In definitiva, quindi,  qualunque sia l’ipotesi che venga a configurarsi, è evidente che l’interruzione di ogni altro spettacolo è semplicemente un atto dovuto perché normativamente imposto e non già una scelta dell’amministrazione comunale, che, a questo punto, in occasione della “presentazione” e della “prima” si è praticamente avventurata, aprendo un locale al pubblico pur in assenza delle prescritte autorizzazioni o, comunque, avvalendosi di documentazione che non è stata evidentemente poi ritenuta sufficiente. D’altra parte, è bene anche rendere noto che con determina  numero 265 del 15 febbraio 2024, l’ente ha deliberato di conferire un incarico per interventi vari di impiantistica presso il nuovo Teatro comunale per un importo pari a circa 40.000,00 euro; interventi la cui natura non è dato sapere visto che, di fatto (come già accaduto in altre occasioni), gli stessi non vengono specificati nella determina medesima ma che, stanti le premesse, potrebbero anche concernere la sicurezza.

Ad ogni modo, resta un dato. E cioè che l’amministrazione comunale ha impegnato la somma pari a 3.782,02 euro per acquisire una relazione tecnica ipoteticamente sostitutiva del parere della commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e ciò perché quest’ultima, evidentemente, nel corso della seduta preliminare allo spettacolo del 14 febbraio, non ha ritenuto di poter rilasciare. Ed a quale fine si sarebbe scelto di conferire detto incarico oneroso? Molto probabilmente al fine di evitare che venissero smentite dai fatti le dichiarazioni rese dal sindaco e da altri esponenti della maggioranza nel corso della conferenza stampa del 30 dicembre scorso e volte a proclamare l’avvio della stagione teatrale per la data del 14 febbraio. Detto obiettivo, tuttavia, è miseramente fallito perché, comunque, oggi quelle dichiarazioni sono state smentite ed il teatro non può funzionare. E non può funzionare perché non ci sono le autorizzazioni necessarie, per come sempre sostenuto da chi scrive, e, peraltro, verosimilmente lo stesso Teatro Parioli, appurata tale circostanza, non avrà inteso intrattenere alcuna collaborazione con l’ente locale. Oggi, pertanto, – conclude la Nesci – del teatro comunale di Vibo Valentia restano le passerelle dell’amministrazione comunale, sindaco ed assessori ai lavori pubblici ed alla cultura in testa, le foto dello spettacolo dedicato ai presunti vip, ed i debiti del Comune, perché tutto questo show, a conti fatti, viene a costare all’ente locale ben 13.000,00 euro circa così determinati: 4.800,00 euro per la c.d. presentazione, euro 4.500,00 per l’incarico conferito all’associazione Orchestra Sinfonica della Calabria per la gestione dello spettacolo del 14 febbraio ed euro 3.782,02 per una presunta relazione tecnica che, di fatto, non sappiamo se è stata  predisposta e che, in ogni caso, anche in tale ipotesi, evidentemente  non sarà stata ritenuta sufficiente. E per fortuna che non sono state impegnate altre somme per i fuochi d’artificio e per i giganti, visto che l’ente, diversamente da quanto immotivatamente sostenuto da qualcun altro, è in dissesto. Un dissesto che, peraltro, sta gravando pesantemente sui cittadini”.

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