domenica,Aprile 28 2024

Tropea: passa il nuovo Psc grazie alla presenza del consigliere di minoranza L’Andolina

Duro affondo dell’ex consigliere Massimo Pietropaolo contro l’esponente dell’opposizione

Tropea: passa il nuovo Psc grazie alla presenza del consigliere di minoranza L’Andolina
Il Municipio di Tropea e a sinistra Massimo Oietropaolo, a destra Massimo L'Andolina e Giovanni Macrì
Giovanni Macrì

A consiliatura ormai al “fotofinish”, il Consiglio comunale di Tropea ha approvato il Piano Strutturale Comunale (Psc) e l’annesso Regolamento Edilizio Urbanistico (Reu). Si tratta di un’altra missione che solo fino a qualche anno fa sembrava impossibile; di un nuovo ed entusiasmante obiettivo del programma elettorale – ha dichiara il sindaco Giovanni Macrì attraverso un comunicato stampa – ottenuto al culmine della consiliatura, al sesto panettone e alla sesta colomba pasquale, che va ad aggiungersi alla lunghissima ed importante lista di traguardi conquistati in questi anni nell’ambito delle iniziative di programmazione, regolamentazione e sviluppo messe in campo dall’esecutivo. Avviato nel 2008 lo strumento di pianificazione urbanistica generale è stato ripreso, verificato, comparato e completato con determinazione, confermando gli aspetti positivi in esso contenuti ed integrando con scelte strategiche dove necessario. Completato il procedimento di Valutazione ambientale strategica (Vas), con l’approvazione definitiva dal Consiglio comunale e con la successiva pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria (Burc), lo strumento diventerà finalmente operativo e fruibile tanto per i progetti dei singoli che per la complessiva visione di sviluppo che consentirà di superare tutte le restrizioni ereditate dal passato ed aprirsi a nuove prospettive di espansione turistica, ordinata, sostenibile e ragionata”. Sin qui il sindaco di Tropea, ma sull’approvazione del Poiano strutturale comunale e sulle modalità con le quali si è arrivati all’approvazione odierna arrivano le prime critiche.

Pietropaolo chiama in causa L’Andolina

Massimo Pietropaolo

Assenti dal Consiglio comunale odierno il vicesindaco di Tropea, Roberto Scalfari, e l’assessore Erminia Graziano ed assenti anche gli altri consiglieri di minoranza ed il consigliere di maggioranza Saverio Vallone, a permettere con la sua presenza in aula l’approvazione del Piano strutturale comunale è stato il consigliere di minoranza Massimo L’Andolina (che, lo ricordiamo, alle scorse comunali si era candidato a sindaco contro Giovanni Macrì). Ad intervenire sulla vicenda è l’ex consigliere comunale Massimo Pietropaolo: “Abbiamo un consigliere di minoranza che si presenta in Consiglio comunale per mantenere il numero legale ad una compagine allo sfacelo con la speranza di succedere a Macrì nella carica di sindaco e sperando di ricevere l’appoggio della ex maggioranza. Come si chiama questo atteggiamento che ha consentito al sindaco Macrì l’approvazione del Psc, la cui amministrazione è sottoposta al vaglio della Commissione prefettizia di accesso agli atti per verificare eventuali infiltrazioni o condizionamenti mafiosi? Uno che ha tenuto il gioco alla maggioranza e che fino a ieri ha attaccato chi, anche da delegato alla pubblica istruzione, ha sempre combattuto ogni forma di compromesso politico, come si chiama? Chi spesso non si è presentato in Consiglio comunale ma ha dato una mano per la sopravvivenza di una maggioranza in disfacimento: questo atteggiamento come si chiama? Trasformismo? Tradimento del mandato elettorale dei propri elettori? Chi ha tradito i propri elettori, Pietropaolo opponendosi con le parole e i fatti a operazioni che tendevano a privatizzare il patrimonio immobiliare pubblico, ad esempio Palazzo Giffone oggi acquisito dal Comune di Tropea, o chi ipocritamente ha mantenuto il numero legale alla maggioranza in declino consentendo l’approvazione del Piano Strutturale comunale e conseguentemente lo sfruttamento edilizio della Perla del Tirreno? Auguroalla città di Tropea che la Commissione di accesso agli atti faccia luce anche sugli interessi, speriamo legittimi, che le lobby del cemento hanno sulla Perla del Tirreno”.

Gli altri interrogativi di Pietropaolo

Massimo L’Andolina

Massimo Pietropaolo non si ferma però qui e dopo il comunicato stampa del sindaco di Tropea si chiede quali siano le restrizioni ereditate dal passato che potranno essere superate con il nuovo Piano strutturale comunale. Quelle che finora – spiega Pietropaolo – hanno in qualche modo salvaguardato la città di Tropea consentendole, nonostante la cattiva politica, di mantenere una propria identità storica, artistica, strutturale, urbanistica? Di fronte a questo scenario il consigliere Massimo L’Andolina ha consentito, con la sua presenza, ad una compagine in cui erano assenti il vice sindaco Roberto Scalfari e l’assessore Erminia Graziano, il consigliere Vallone, di approvare il Psc e l’annesso Reu, un atto fondamentale che rispecchia l’indirizzo politico della risicata maggioranza consiliare. Perché? Perché questo atteggiamento di ipocrita astensione, di ignavia politica di fronte a un provvedimento, l’adozione del Psc con l’annesso Regolamento edilizio urbanistico, che rappresenta uno dei due atti più importanti di un’amministrazione comunale, essendo l’altro l’approvazione del bilancio alla cui approvazione la Prefettura di Vibo ha dovuto, in un recente passato, diffidare l’amministrazione comunale ancora per poco in carica? Tutto ciò è sotteso forse un accordo politico che prevede, nel caso in cui l’amministrazione comunale venga sciolta su input del Ministero dell’Interno, l’appoggio del centrodestra a trazione Mangialavori, grande sponsor del sindaco di Tropea Giovanni Macrì e del presidente della Provincia Corrado L’Andolina, nipote del consigliere Massimo, alla candidatura a sindaco di Tropea? I fatti – conclude Pietropaolo – e non le posizioni politiche ipocrite, sveleranno presto la verità”.

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