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Bombardamento Vibo Marina nel ’43, la Pro loco: «Dalla memoria, auspicio di pace»

Fiori sulla targa posta su una facciata della scuola elementare “Presterà”, in memoria delle vittime civili dell’incursione aerea sul porto e sulla ferrovia avvenuta nel corso della Seconda guerra mondiale

Bombardamento Vibo Marina nel ’43, la Pro loco: «Dalla memoria, auspicio di pace»

Come ogni anno, la Pro Loco di Vibo Marina ricorda le vittime del 12 aprile 1943 mediante la deposizione di fiori sulla targa posta su una facciata della scuola elementare “Presterà”, in memoria delle vittime civili dell’incursione aerea sul porto e sulla ferrovia avvenuta nel corso della seconda guerra mondiale. La targa, che riporta i nomi delle vittime, è stata inserita tra “le pietre della memoria” con il numero 221333 ed è stata anche menzionata, nel 2021, dal Coordinamento nazionale docenti discipline diritti umani. La guerra sembra lontana, sia nello spazio che nel tempo. La guerra, per noi, è quella trasmessa dai tg, che uccide a migliaia di chilometri da casa nostra. Ma c’è stato un tempo, neanche tanto lontano, in cui la guerra si è presentata anche qui da noi, nella sua forma più efferata, con bombardamenti su obiettivi civili che hanno causato la morte di vittime innocenti. Mantenere la memoria di questi episodi significa favorire momenti di riflessione per far comprendere la follia di tutte le guerre e rinnovare l’auspicio per la fine di tutti i conflitti.

“Può apparire come un fatto lontano quanto accaduto quel 12 aprile 1943 a Vibo Marina- scrive la Pro Loco- un giorno drammatico che la nostra comunità non può dimenticare, una ferita ancora non rimarginata. Una giornata che si dovrebbe ancora raccontare nella scuola, commemorare in una seduta dell’ente locale anche con un semplice minuto di raccoglimento. Una storia che non appartiene solo a Vibo Marina, ma a tutta la città. Fra tanti conflitti in corso e con troppe vittime civili, il valore della memoria può servire a non ripetere gli errori del passato, ad impegnarci in modo serio per il dialogo e l’integrazione, per la verità e la giustizia sociale, per la pace e la promozione dei diritti umani”.

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