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Vibo, abbattuto il cedro di piazza Martiri d’Ungheria. La reazione dei vibonesi: «Uno scempio, quanti ricordi spazzati via» 

Il Comune lo aveva preannunciato nei giorni scorsi disponendo un’ordinanza urgente eseguita nella giornata di ieri. Non ci sta la cittadinanza che si sfoga sui social ma c’è chi replica: «È giusto così»

Vibo, abbattuto il cedro di piazza Martiri d’Ungheria. La reazione dei vibonesi: «Uno scempio, quanti ricordi spazzati via» 
L'abbattimento del cedro di Piazza Martiri d'Ungheria. Foto di Tonio Verilio

La giornata di ieri, 2 novembre, ha visto materializzarsi quello che nei giorni scorsi era un rischio possibilmente da evitare, quello dell’abbattimento di uno dei due storici cedri del Libano di piazza Martiri d’Ungheria. La decisione era stata comunicata alla cittadinanza dall’amministrazione il 31 ottobre: «A seguito della perizia di un agronomo appositamente incaricato e di ulteriori confronti con esperti, il Comune si trova costretto a procedere con la rimozione del cedro presente in piazza Martiri d’Ungheria, al fine di garantire la tutela della pubblica incolumità».

Era infatti stata contestualmente esclusa l’ipotesi che l’albero – come era stato richiesto dal sindaco Romeo – venisse ripiantumato altrove, ad esempio in uno dei parchi cittadini. «Purtroppo – riportava una nota – non vi è altra scelta che questa. Si procederà nei prossimi giorni, di concerto con la ditta incaricata»

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Nulla da fare quindi. Nella giornata dedicata alla commemorazione dei defunti anche la dipartita del maestoso albero a seguito dell’ordinanza urgente di rimozione firmata dal primo cittadino. Un momento che è stato immortalato da alcuni presenti e poi commentato con dispiacere da molti utenti sui social network: «Uno scempio! Non si può guardare!» si legge, «Quanti ricordi e che tristezza. Possibile non si potesse fare altro?» e ancora «Senza parole, un colpo al cuore. Sarà un piazza tristissima».

All’indignazione e al rammarico per la fine riservata all’albero c’è però anche chi replica difendendo la scelta dell’amministrazione comunale: «Se non aveva vita lunga era inutile tenerlo. È giusto così. Se ne pianterà un altro insieme a quelli già ripiantati, non facciamo una tragedia visto che c’era poco da fare».

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