giovedì,Giugno 12 2025

A Vibo Marina la vela diventa inclusiva: l’imbarcazione Venere al servizio delle persone con disabilità

Inaugurato al Circolo Velico Santa Venere il progetto “VelAbile”, che offrirà corsi su una barca confiscata. Il sindaco Romeo: «Un’iniziativa che ci rende unici e inorgoglisce la città»

A Vibo Marina la vela diventa inclusiva: l’imbarcazione Venere al servizio delle persone con disabilità
Inaugurazione dell'imbarcazione Venere, all'interno del Circolo Velico Santa Venere

Il Circolo Velico Santa Venere, sito a Vibo Marina, nella mattinata di sabato ha visto la realizzazione di una bella iniziativa, non solo sociale ma che abbraccia l’inclusione. All’interno del Circolo è stato infatti presentato il progetto VelAbile con l’inaugurazione dell’imbarcazione Venere, precedentemente confiscata dalla Procura di Crotone e che adesso sarà adibita a corsi di vela per persone disabili. Un progetto nobile e supportato anche dalle autorità territoriali. Presenti alla cerimonia di inaugurazione anche il sindaco di Vibo Enzo Romeo, il corpo della Guardia di Finanza, il parroco di Vibo Marina don Enzo Varone e un buon seguito ad accogliere la cosa.

La soddisfazione del sindaco Romeo e del presidente Manfrida

L’imbarcazione Venere

Pieno supporto innanzitutto da parte del primo cittadino vibonese: «Il progetto VelAbile è un qualcosa che ci rende unici perché riguarda innanzitutto le persone disabili e poi perché concede la possibilità a queste persone di fare un qualcosa che non è semplice e che richiede l’esperienza di un vero marinaio. Come sindaco, sono orgoglioso di questa città e di questo progetto realizzato inoltre su un pontile che rappresenta la storia dei pontili vibonesi». E ancora: «Un’iniziativa che inorgoglisce tutti i vibonesi. Vibo molto spesso sembra una città non viva ma non è così, e il 99,9% è fatto di persone per bene».
Tanto orgoglio anche nelle parole del presidente del Circolo Velico Santa Venere, Gianfranco Manfrida: «Questo era un progetto che sognavamo da molto tempo. Siamo ai nastri di partenza e, a breve, organizzeremo dei corsi di vela con tutti i ragazzi che vorranno partecipare. Questa era un’imbarcazione confiscata dalla Procura di Crotone che adesso abbiamo reso fruibile, come detto, a persone con diverse abilità, e la nostra idea è quella di farli partecipare a regate che il nostro Circolo organizza ormai da vent’anni nelle acque del Tirreno». Ecco come nasce l’idea: «Dal cercare di mettere in condizione queste persone a fare qualcosa che prima non avrebbero mai immaginato di fare. E i nostri sforzi hanno trovato merito quando abbiamo visto l’entusiasmo di tutti questi ragazzi salire per la prima volta su una barca a vela».

Le parole di Ranieri e del Colonello Lippolis

Encomiabile anche l’impegno di uno dei soci del Circolo, Franco Ranieri: «Questa è senz’altro un’iniziativa nobile per la nostra comunità e questo tipo di progetti attestano come il territorio riesce ad alzare l’asticella. Da più di vent’anni questo Circolo organizza eventi e attività, coinvolgendo il comprensorio e creando anche un indotto economico per alberghi, ristoranti e non solo tramite iniziative come le regate invernali e altro. definirei questa barca, una barca sociale».
Come accennato, presente anche il corpo della Guardia di Finanza del vibonese rappresentata dal tenente colonnello Alberto Lippolis, comandante del reparto operativo aeronavale: «La barca è stata testimone, in passato, della sofferenza e dello sfruttamento mentre oggi con orgoglio è diventata il simbolo del sorriso di questi ragazzi, protagonisti di questa iniziativa così bella avendo così la possibilità di fare un’esperienza significativa».

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