martedì,Giugno 10 2025

È nato Felipe, l’argentino di Comerconi: la comunità “adotta” il piccolo della coppia a cui avevano tagliato le ruote del camper

I genitori Mauro e Julieta si sono stabiliti nella frazione di Nicotera dopo aver ottenuto la cittadinanza per la loro discendenza italiana. In seguito allo sfregio delle gomme bucate c’è stata un’ondata di solidarietà e una raccolta fondi

È nato Felipe, l’argentino di Comerconi: la comunità “adotta” il piccolo della coppia a cui avevano tagliato le ruote del camper
Francesco Falduto consegna il regalo a nome del gruppo a Julieta, Mauro e al piccolo Felipe

Il piccolo Felipe è nato, per la gioia di mamma e papà e di un paese intero che lo stava aspettando. Siamo a Comerconi, frazione collinare di Nicotera, e qualche giorno prima della nascita qualcuno aveva tagliato una gomma al camper dei neogenitori, Mauro e Julieta, due giovanissimi italo-argentini che da circa un mese avevano deciso di stabilirsi in paese per far crescere qui la loro famiglia. Il gesto di uno, che tutti gli altri paesani hanno condannato e persino quasi “cancellato” con la loro solidarietà, ricomprando la ruota e assicurando il proprio sostegno alla coppia anche in futuro. E così è stato.

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L’accoglienza del paese al nuovo nato

Comerconi ha circa 400 abitanti e ogni anno, da diverso tempo ormai, i nuovi nati sono pochissimi, al punto che le dita di una mano bastano e avanzano per contarli. L’emigrazione non si è mai fermata nei decenni, tanti vivono fuori e chi vive qui ha sempre almeno un figlio o un fratello lontano. Sarà anche per questo che ai più è venuto facile affezionarsi a questa giovane famiglia arrivata dall’altra parte del mondo in cerca delle proprie radici e che ha deciso di fermarsi proprio qui. Così, Felipe è stato accolto come fosse il nipotino di tutti e proprio come accade di solito in questi casi, ci si è prodigati per accoglierlo a casa con un regalo. L’idea è partita dal gruppo Emigranti e residenti di Comerconi, che raccoglie oltre cento cittadini comerconesi sparsi in tutta Italia ma anche in Francia, Germania e Argentina. Cento famiglie che si scambiano aneddoti, si confrontano e si tengono quotidianamente in contatto tramite un gruppo Whatsapp. Ad amministrarlo è un carabiniere in pensione originario proprio del paesino, Francesco Falduto: «Appena abbiamo saputo della gomma del camper tagliata, ci siamo subito messi in moto per raccogliere quanto necessario per ricomprarla – ci spiega -. In molti hanno voluto partecipare e così in poco tempo abbiamo raggiunto una cifra che andava ben oltre». Nel frattempo anche l’amministrazione comunale di Nicotera si era mossa e così Mauro e Julieta si sono visti non solo cambiare la ruota, ma ne hanno ricevuta anche una di ricambio.

«Anche una volta chiuso il capitolo camper- continua Falduto -, sono continuate le donazioni da parte di emigrati e residenti in paese. E così abbiamo atteso la nascita di Felipe e il ritorno a casa con la mamma e abbiamo consegnato loro una busta con quanto raccolto. Abbiamo voluto dimostrare di essere un popolo accogliente e che chi ha compiuto quel vile gesto non ci rappresenta affatto, anzi». Il gruppo ha così consegnato alla giovane famiglia un gruzzoletto di oltre 500 euro, a parte sono arrivati anche dei buoni spesa e qualche donazione privata.

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Dall’Italia all’Argentina e ritorno… Felipe cittadino italiano

Incredula e commossa per l’accoglienza al suo piccolo, la neomamma Julieta. Dopo lo spavento per quello che è sembrato essere un (brutto) dispetto per aver occupato troppo spazio nella piazza principale, si è fatta spazio la felicità e la gratitudine per la nascita di Felipe e anche per aver scelto questo posto per farlo crescere.

Lei è arrivata in Sardegna a maggio del 2023, Mauro qualche mese dopo. Entrambi con il sogno – poi realizzato – della cittadinanza italiana, avendo bisnonni nati in Italia. «Ci siamo conosciuti in Sardegna – ci racconta Julieta -, lì abbiamo lavorato e abbiamo ottenuto la cittadinanza. Quando abbiamo saputo di aspettare un bimbo, siamo partiti per viaggiare ed esplorare l’Europa con il nostro camper. L’ultima destinazione è stata Aosta, dove al settimo mese di gravidanza eravamo ancora ricoperti di neve e non riuscivamo a trovare un appartamento in affitto o una casa dove accogliere Felipe. Sapevamo che il Sud dell’Italia era accogliente, così una notte abbiamo iniziato a cercare case in affitto o in vendita che rientrassero nel nostro budget e abbiamo trovato questa. Il giorno dopo abbiamo chiamato e senza pensarci due volte, una settimana dopo abbiamo attraversato l’intero Paese per arrivare a Comerconi. Sinceramente non sapevamo dove saremmo arrivati. Volevamo solo un posto in cui il bambino potesse crescere sano e salvo. E quando siamo arrivati ci siamo subito innamorati del posto, dell’aria che respiriamo, della terra che qui coltiviamo e della pace che ci regala vivere qui». Qualche giorno fa la nascita del piccolo, all’ospedale di Vibo Valentia («dove siamo stati trattati in modo spettacolare da tutto il personale»). Un cittadino italiano, Felipe, nato nella terra dei suoi avi e alla quale i suoi genitori sono tornati. «Siamo felici – conclude Julieta – perché sappiamo che crescerà amato e correrà a piedi nudi per la terra».  

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