domenica,Luglio 13 2025

Stazione Vibo Pizzo, l’associazione Anmil denuncia: «Scomparsa una targa dedicata ai caduti sul lavoro»

Il manufatto commerativo probabilmente rimosso in occasione dei recenti lavori di riqualificazione dell’infrastruttura. L’appello del sodalizio: «Non è una lastra di metallo ma un simbolo di civiltà e memoria»

Stazione Vibo Pizzo, l’associazione Anmil denuncia: «Scomparsa una targa dedicata ai caduti sul lavoro»

Un appello «per il recupero della memoria». A lanciarlo è l’Anmil, Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro sezione Vibo Valentia che chiede lumi in merito alla sparizione di una targa posizionata alla stazione di Vibo Pizzo.

In particolare, il sodalizio diretto da Domenico Ruffa, spiega: «Quella targa per anni ha rappresentato un simbolo di memoria e rispetto: quella dedicata ai caduti sul lavoro». A notarne l’assenza diversi associati che hanno notato e segnalato all’Anmil vibonese l’assenza del manufatto commerativo: «Non si tratta semplicemente di una lastra di metallo – afferma il presidente dell’associazione – ma di un simbolo di civiltà e memoria. È nostro dovere, come associazione che da oltre 80 anni tutela le vittime del lavoro, fare luce su questa scomparsa e chiedere che venga ripristinata». È molto probabile che la targa, che si trovava in un punto visibile dell’infrastruttura, sia stata rimossa durante i recenti lavori di riqualificazione.

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«Nessuna comunicazione ufficiale»

Tuttavia, «a conoscenza di questa associazione, nessuna comunicazione ufficiale è stata diffusa da Rete ferroviaria italiana (Rfi) o dalle autorità locali circa la sua destinazione o eventuale reinstallazione».

In questo contesto, l’associazione, impegnata da decenni nella promozione della sicurezza sul lavoro e nella tutela della memoria delle vittime, ha avviato una ricerca per recuperare almeno una fotografia della targa sia per documentare la sua esistenza sia per sollecitare le istituzioni preposte ad una rapida reinstallazione anche con una cerimonia pubblica capace di coinvolgere la cittadinanza.

«La memoria è un dovere – fa presente il presidente Anmil – e ogni simbolo che la rappresenta va custodito. Non possiamo permettere che il sacrificio di chi ha perso la vita lavorando venga dimenticato».

Appello alla comunità

L’associazione invita chiunque «abbia fotografie, testimonianze o informazioni sulla targa a condividerle. Ogni contributo – conclude il sodalizio – può essere prezioso per ricostruire la storia e restituire dignità a un luogo che, oltre a essere punto di transito, è anche spazio di memoria».

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