sabato,Aprile 27 2024

Maierato, l’opposizione insorge contro l’impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi

Il gruppo politico “Maierato in Movimento” sul piede di guerra: ««L’amministrazione Campana porta la monnezza nell’area industriale»

Maierato, l’opposizione insorge contro l’impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi
Rifiuti pericolosi. immagine di repertorio da pixabay
Il municipio di Maierato

«L’amministrazione Campana porta la monnezza a Maierato». È quanto denuncia il gruppo politico “Maierato in Movimento” che spiega: «Nell’ultimo Consiglio comunale, come consiglieri di opposizione, abbiamo chiesto di aggiornare l’ordine del giorno inserendo una discussione sulla delibera della Regione Calabria (la numero 7833) che autorizza un impianto per lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi nella zona industriale di Maierato e di cui tanto si sente discutere ultimamente in paese. L’impianto in questione è stato autorizzato al trattamento di 18.000 tonnellate all’anno di rifiuti, di cui 2400 tonnellate di rifiuti pericolosi». A giudizio della minoranza: «La vicenda rappresenta la plastica rappresentazione dell’inefficienza e dell’inadeguatezza dell’attuale maggioranza consiliare targata Campana, i cui rintocchi risuonano come se si fosse rotta, con il sindaco Rizzello in veste di sagrestano intento a tirare la corda suonando una musica più stonata che mai, inascoltabile persino per gli stessi componenti della sua congrega. Anche quando amministrava il Movimento sono pervenute richieste di apertura o ampliamento di impianti per il trattamento dei rifiuti ma la nostra risposta per quanto semplice è stata totalmente differente». In particolare, «abbiamo risposto che lo strumento urbanistico vigente attualmente sul territorio di Maierato prevede che quella sia una zona agricola e in quanto tale per legge non possono essere realizzati impianti di trattamento di rifiuti che non siano agricoli. La prova di questo è il parere negativo che ha espresso la Regione Calabria con nota n. 215086 del 28.08.2017 di cui riportiamo un estratto nella foto sottostante. Con questo atto la Regione, ha bocciato l’ampliamento di un impianto di trattamento di rifiuti inerti sito nella nostra zona industriale inserendo nelle motivazioni proprio quanto da noi sostenuto, cioè che in zona agricola non possono essere realizzati impianti di trattamento rifiuti, tantomeno pericolosi».

L’opposizione incalza: «A questo punto vi chiederete come mai la Regione Calabria con l’amministrazione Silvaggio esprimeva parere negativo all’ampliamento di un impianto di trattamento rifiuti inerti e con quella Rizzello addirittura autorizza la realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti pericolosi? Semplice, l’amministrazione Campana non ha evidenziato la questione in conferenza dei servizi. Evidentemente, non capendo bene di cosa si trattasse, non ha fatto nulla. Questo atteggiamento può essere etichetto in un solo modo: inadeguatezza politica. Ma c’è una cosa però su cui varrebbe la pena riflettere. La storia di Maierato è piena di amministrazioni inadeguate legate a questo tema e guarda caso targate sempre Campana. Dal tentativo di realizzare una discarica alla Piana degli Scrisi negli anni ‘90, sventata da un manipolo di coraggiosi contadini, passando per le tacite concessioni ad aziende che trattano rifiuti e finiscono al centro di maxi inchieste della Procura. Per non parlare del mercato coperto che viene utilizzato fuori ogni norma di legge come una discarica a cielo aperto con ammassi di rifiuti esposti all’acqua e al vento a ridosso delle abitazioni, con sversamenti continui ed esalazioni poco gradevoli per i cittadini che vivono nelle immediate vicinanze. Lo diciamo fin dall’inizio e continueremo a ripeterlo – chiosa il Movimento – Un paese come Maierato, con le sue peculiarità, ha bisogno di un’amministrazione all’altezza».

LEGGI ANCHE: Scoperta una discarica abusiva nell’Oasi dell’Angitola, scatta la denuncia del Wwf

Guardia costiera di Vibo Marina sequestra attrezzi da pesca illegali

Rifiuti lungo le strade vibonesi, le soluzioni delle associazioni a confronto con il prefetto

Articoli correlati

top