venerdì,Aprile 26 2024

Nessun favoreggiamento reale, assolto l’avvocato Aragona

Il Tribunale pone fine ad una vicenda giudiziaria risalente al 2017. Pienamente legittima la condotta del legale vibonese in occasione dell’arresto a Lamezia di un suo cliente. Anche la Procura aveva chiesto l’assoluzione

Nessun favoreggiamento reale, assolto l’avvocato Aragona

Il Tribunale di Lamezia Terme, nella persona del dott. De Nino, ha assolto l’avvocato del Foro di Vibo Valentia Lucio Aragona, 48 anni, dall’accusa di favoreggiamento reale. Il legale vibonese nell’operazione “Stammer” era accusato di essersi adoperato affinché una somma di denaro non venisse sottoposta a sequestro allorquando un suo assistito era stato tratto in arresto dalla Guardia di Finanzia di Lamezia Terme poiché trovato in possesso di un notevole quantitativo di stupefacente. In particolare, il 2 settembre del 2015 i finanzieri fermarono nei pressi dello svincolo di Lamezia Est un autocarro guidato da Antonino Suppa di Francica. A bordo del camion, la Guardia di finanza trovò oltre due chili di eroina abilmente occultata all’interno del vano porta oggetti. La sostanza stupefacente venne sequestrata e Suppa arrestato in flagranza di reato. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dalle intercettazioni sarebbe emerso che Antonino Suppa, una volta fermato dai finanzieri, avrebbe contattato il suo avvocato Lucio Aragona e quest’ultimo avrebbe consigliato al suo assistito di dimostrare ai finanzieri la provenienza dello stupefacente, perché diversamente l’avrebbero arrestato, svolgendo così legittima attività legale”. Richiamando però subito dopo il cliente con la propria utenza telefonica, l’avvocato Lucio Aragona avrebbe suggerito ad Antonino Suppa di dire ai finanzieri che i soldi in suo possesso erano per l’avvocato in modo da evitare il sequestro del contante”.

Gli avvocati Sandro D’Agostino e Giovanni Vecchio, nel corso del dibattimento, hanno tuttavia fatto emergere come il comportamento dell’avvocato Aragona fosse improntato a correttezza, dimostrando che la somma di denaro in questione non fosse mai stata oggetto delle attenzioni investigative perché non ritenuta provento del reato. L’escussione dei testimoni hanno convinto la stessa Procura della Repubblica a richiedere l’assoluzione per l’avvocato Aragona, ritenendo pienamente legittima la sua condotta. Infine, il Tribunale di Lamezia Terme ha assolto il legale con la formula “perché il fatto non sussiste”.

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