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“Rimborsopoli” in Consiglio regionale, la Corte dei Conti condanna Gaetano Ottavio Bruni

Ritenuto responsabile per “colpa grave” di danno erariale per autoliquidazioni non consentite e per omesso controllo sulle spese del consigliere Loiero. Fra i rimborsi non dovuti ci sono pranzi al ristorante, una serie di libri e persino l’acquisto di una statua di San Francesco

“Rimborsopoli” in Consiglio regionale, la Corte dei Conti condanna Gaetano Ottavio Bruni
Gaetano Ottavio Bruni

Nessuna prescrizione per Gaetano Ottavio Bruni, già consigliere regionale con “Autonomia e diritti” – e già ex presidente della Provincia di Vibo Valentia – condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti per la cosiddetta “Rimborsopoli” del Consiglio regionale. Gaetano Ottavio Bruni è stato condannato a pagare alla Regione Calabria la somma di 7.680,71 euro nella qualità di presidente e di componente del gruppo “Autonomia e Diritti”. Prescritte in primo grado le accuse di danno erariale, la Corte dei Conti in sede di appello ha accolto il ricorso della Procura generale ed ha riaperto il processo dove Gaetano Ottavio Bruni, 77 anni, originario di Acquaro, residente a Sant’ Onofrio, si è dovuto difendere nel merito dalle accuse dinanzi alla Sezione Giurisdizionale. [Continua in basso]

Secondo l’accusa, Gaetano Ottavio Bruni, nella qualità di presidente e di componente del gruppo costituito all’interno del Consiglio regionale, denominato “Autonomia e Diritti”, si era autoliquidato ed aveva poi rimborsato al consigliere Loiero una serie di spese non consentite o non documentate, nel corso del periodo compreso tra il 26 marzo ed il 22 agosto 2011, in cui aveva assunto la carica di capogruppo. Gli esborsi illegittimi effettuati in proprio ammontavano a 7.660,00 euro, mentre le erogazioni per spese non ammissibili in favore del consigliere Loiero, componente del Gruppo, erano pari a complessivi 1.630,17 euro. Di questa somma, il venti per cento (pari ad 326,74 euro) veniva addebitato a Gaetano Ottavio Bruni, in qualità di capogruppo, il restante ottanta per cento al percettore.

Nello specifico, dunque, a Gaetano Ottavio Bruni sono stati contestati esborsi irregolari per complessivi 7.986,74 euro per l’annualità  2011, di cui 7.660,00 euro quali spese autoliquidate e 326,74 euro quale percentuale degli esborsi irregolari di 1.630,17 euro effettuati dal consigliere Loiero, a titolo di omesso controllo.

I singoli rimborsi illegittimi

Tutte le spese sarebbero non coerenti con le finalità istituzionali del Gruppo consiliare in Consiglio regionale.   Tra quelle autoliquidate, figurano spese non conferenti per ristorazione (pari a 160,00 euro) e per contributi ad associazioni ed enti (7.300,00 euro), per un totale di 7.460,00 euro. [Continua in basso]

Nel primo caso, si tratta del costo del pranzo effettuato in un ristorante di Scilla in data 8 aprile 2011, per quattro persone. Per il resto, gli esborsi contestati a Bruni sono rappresentati da una serie di contributi in favore di diverse associazioni operanti sul territorio vibonese e, in particolare, la Asd “Francesco Verdoliva” (300,00 euro), i gruppi “Giovani S. Francesco di Paola” (1.000,00 euro), “Giovani S. Nicola” (1.000,00 euro), le associazioni “Eleuteria” (1.500,00 euro), “Nuova Monsoreto Onlus” (1.500,00 euro), “Man in Green s.t.s.” (1.000,00 euro) e “Karate Club Serra San Bruno” (1.000,00 euro).

A parere della Procura erariale e quindi della Corte dei Conti, le spese per ristorazione non sono ammissibili, in quanto non è stata fornita la prova del rispetto del vincolo di destinazione pubblica. In secondo luogo, non potrebbero essere nemmeno qualificate come di rappresentanza, atteso che non è stata fornita la dimostrazione, attraverso una prova documentale e analitica, della coerenza con le finalità istituzionali di rappresentanza. A tal fine, sarebbe stato necessario che venissero indicati i motivi e le circostanze che le avrebbero occasionate, sia per comprendere la qualità del soggetto ospite, che per valutarne la congruità”.

Quanto ai contributi elargiti alle diverse associazioni del territorio, per i giudici contabili si tratta di spese non ammissibili perché dirette a finalità di promozione personale e/o della compagine politica di riferimento, del tutto estranee alle funzioni istituzionali dei gruppi consiliari”. [Continua in basso]

Esse avrebbero avuto ad oggetto, infatti, i contributi per la partecipazione dell’associazione Ads “Francesco Verdeoliva” al Torneo internazionale Città di Agropoli; per l’organizzazione di eventi aggregativi per adolescenti, manifestazioni religiose e socio – culturali dell’Associazione Gruppo Giovani S. Nicola; per l’organizzazione di un convegno sui 150 anni dell’unità d’Italia, ad opera dell’Associazione di volontariato Eleuteria; per l’acquisto di una statua di San Francesco; per uno spettacolo musicale effettuato nell’ambito di una manifestazione culturale, organizzata in occasione del rientro dei cittadini emigrati all’estero da parte dell’Associazione Nuova Monsoreto Onlus; per l’organizzazione di un convegno sul tema “Risvolti sociali e psicologici della pratica del softair”, ad opera dell’Associazione sportiva dilettantistica “Man in green s.t.s.”; per un convegno sull’importanza dello sport, organizzato dal Karate Club di Serra San Bruno”.

Le ragioni dei giudici

Gaetano Ottavio Bruni, costituendosi in giudizio, aveva nuovamente eccepito la prescrizione dell’azione.
Per i giudici della Corte dei Conti “è palese come l’acquisto di una statua di San Francesco, o i risvolti sociali e psicologici del soft air, o gli spettacoli musicali e gli eventi sportivi o aggregativi per i giovani, siano aspetti del tutto estranei alle funzioni istituzionali dei gruppi consiliari del Consiglio Regionale, indipendentemente dal fatto che il convenuto Bruni sia stato chiamato ad intervenirvi o a svolgervi le proprie conclusioni. Di contro, in difetto di qualsivoglia possibile collegamento con i compiti dei gruppi consiliari, la partecipazione attiva del convenuto appare palesemente ascrivibile ad una vera e propria attività di promozione politica personale”.

Ne consegue che Gaetano Ottavio Bruni quale consigliere regionale è stato ritenuto dai giudici contabili “responsabile di tutte le somme autoliquidate a rimborso” per 7.460 euro.

Agazio Loiero

Per la seconda contestazione mossa a Bruni, si tratta di una responsabilità che si estende quale capogruppo di “Autonomia e Diritti” a titolo di omesso controllo e nella misura del 20%, alle spese rimborsate al consigliere Agazio Loiero. Fra queste spese anche quelle per l’acquisto di libri. Scrivono sul punto i giudici della Corte dei Conti in sentenza: “E’ di lapalissiana evidenza come la maggior parte degli acquisti non riguardi in alcun modo tematiche giuridiche, politiche, sociali ed economiche, ma risponda a generiche esigenze culturali, sicché non può sussistere alcun nesso con l’attività istituzionale dei gruppi consiliari. E’ il caso dei libri “Benvenuti al sud”, “Gesù di Nazareth”, “In compagnia di Giorgio”, “”Il ritratto di Dorian Gray”, “I promessi sposi”, “Romeo e Giulietta”, “Giulio Cesare”, “Il limite”, “4 colours medium”, “Lessico famigliare”, “Reset”, “Bella Napoli”, “Luciano Pavarotti”, “Blues in the night”, “100 greatest arias”, per un totale di 205,09 euro il cui 20%, addebitabile al Bruni a titolo di omesso controllo, ammonta pertanto a 41,02 euro”.

Ottavio Gaetano Bruni
Gaetano Ottavio Bruni

Altre 220,71 euro sono state quindi addebitate a Gaetano Ottavio Bruni quale venti per cento per omessa verifica in ordine all’ammissibilità delle spese del consigliere Agazio Loiero ed alla loro coerenza con le finalità istituzionali sottese al finanziamento pubblico. Nello specifico,  le spese irregolari rimborsate al Loiero sono pari a 205,09 per libri, 719,50 euro per ristorazione e 178,99 euro per materiale informatico e telefonico, per un totale di € 1.103,58.
Per i giudici contabili nel caso di Ottavio Bruni sono “ravvisabili gli estremi della colpa grave atteso che Bruni si sarebbe potuto facilmente rendere conto, con un minimo di diligenza, della distinzione tra attività di promozione politica personale e divulgazione delle attività del Gruppo consiliare, nonché delle condizioni – rimarca la Corte dei Conti – che potevano giustificare il rimborso delle spese per ristorazione, aggiornamento e formazione, acquisto di materiali telefonici e informatici”.

Ne consegue che Gaetano Ottavio Bruni è stato ritenuto responsabile dell’intera somma autoliquidata a rimborso (7.460,00 euro) e del venti per cento di parte dell’importo rimborsato al consigliere Loiero (220,71 euro), per un totale di 7.680,71 euro che dovrà essere restituito alla Regione Calabria.
Agazio Loiero in un distinto giudizio è stato condannato nell’ottobre scorso a pagare alla Regione Calabria la somma di 15.487,14 euro per danno erariale causato da rimborsi spesa non dovuti.

Gaetano Ottavio Bruni, per anni leader della Dc, poi Ppi e infine della Margherita (centrosinistra), per due volte consecutive presidente della Provincia di Vibo Valentia, è attualmente con il centrodestra e l’Udc. E’ il padre dell’attuale assessore comunale all’Ambiente del Comune di Vibo Valentia, Vincenzo Bruni.

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