giovedì,Dicembre 5 2024

Mare sporco: indagano le Procure di Vibo, Lamezia e Palmi

Si cerca di far luce sulle responsabilità penali alla base dei problemi che si stanno registrando in questi giorni alle foci dei fiumi Mesima e Angitola. Osservate speciali le acque di Nicotera, Pizzo, Curinga, Gizzeria e Lamezia

Mare sporco: indagano le Procure di Vibo, Lamezia e Palmi

Tre Procure della Repubblica – Vibo Valentia, Lamezia Terme e Palmi – hanno aperto un fascicolo d’inchiesta, al momento contro ignoti, per far luce sulle responsabilità penali legate alle condizioni del mare sporco nella fascia del Tirreno che va da Gioia Tauro sino a Lamezia Terme in queste prima settimane del mese di luglio. In particolare, i maggiori problemi si stanno verificando alla foce del fiume Mesima in direzione San Ferdinando (e da qui l’interesse della Procura di Palmi competente per territorio) e verso Nicotera (su cui indaga la Procura di Vibo). Quindi problemi anche nei pressi del fiume Angitola a cavallo dei territori di Pizzo, Curinga e Lamezia (e da qui l’interesse delle Procure di Vibo e Lamezia). Un’apposita task force vede presenti gli uomini della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, i carabinieri, i carabinieri forestali, il Noe, la Guardia di finanza e alcuni rappresentanti dell’Arpacal e di Calabria Verde per l’area del Golfo di Sant’Eufemia. Con il coordinamento delle Procure di Lamezia e Vibo Valentia, guidate dai procuratori Salvatore Curcio e Camillo Falvo, si cercherà in particolare di accertare le responsabilità per lo stato del mare che va da Pizzo sino a Lamezia e Gizzeria, controllando e monitorando depuratori e scarichi non autorizzati. Da ricordare, inoltre, che in provincia di Vibo Valentia su 50 comuni ben 33 sono privi delle certificazioni che attestano il corretto funzionamento degli impianti di depurazione.

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