martedì,Aprile 30 2024

Rinascita Scott: topi e gelo, i primi acciacchi dell’aula bunker più moderna d’Europa

I roditori tra i banchi del maxiprocesso. Segni di degrado e miasmi a volte insopportabili nel complesso Terina di Lamezia Terme. La presidente del Collegio invia il verbale alla Corte d’Appello

Rinascita Scott: topi e gelo, i primi acciacchi dell’aula bunker più moderna d’Europa
Una parte dell’area esterna dell’aula bunker

Topi in aula bunker: quella più grande e tecnologicamente più avanzata d’Europa, gioiello realizzato in tempi record riconvertendo un ex call center nell’area industriale di Lamezia Terme. «Nella quale – commentano alcuni avvocati – stiamo peraltro morendo di freddo, senza considerare gli altri disagi». La presidente del Tribunale collegiale di Vibo Valentia, impegnata con il maxiprocesso Rinascita Scott, Brigida Cavasino, ha inoltrato il verbale d’udienza – affinché siano assunti i provvedimenti del caso – al presidente della Corte d’Appello di Catanzaro Domenico Introcaso.

I topi e il freddo, già. E poi i miasmi provenienti delle limitrofe attività industriali che, specie in certe giornate, rendono l’aria irrespirabile. Ed i segni dell’abbandono, tutt’intorno, tra rovi ed incuria, dove roditori, serpi ed insetti, appunto, proliferano. «Ma è il freddo, il principale problema». Freddo d’estate, quando l’aria climatizzata funziona “troppo” ed è fuori controllo. Freddo d’inverno, quando non funziona affatto e talvolta toghe e cappotti non bastano per contrastare il gelo.
«Sta diventando davvero impossibile lavorare qui – prosegue un altro degli avvocati del collegio difensivo, che esprime una sensibilità diffusa –. Il disagio di doverci sobbarcare un lungo viaggio, quotidianamente, per prendere parte alle udienze, in questo luogo remoto nell’area industriale di Lamezia, lo mettiamo in conto. Ma agli altri disagi, francamente, si può e si deve avviare. Qui non c’è neppure un’area ristoro, un bar, una macchinetta per bere un caffè che possa sostituire un pasto. E poi i topi, il freddo, l’impossibilità di usare il cellulare se non in alcuni punti dell’aula e con alcuni gestori. Confidiamo che la Corte d’Appello si faccia carico di tutto e possa risolvere ogni problema. Qui si svolgono alcuni dei procedimenti penali più importanti per la giustizia del nostro Paese. Ci vorranno anni affinché siano definiti, ma andando avanti così sarà davvero difficile perfino superare l’inverno».

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