martedì,Maggio 21 2024

Oliverio, Adamo e Devona mobilitati per trovare un posto a Giamborino

La vicenda ricostruita nell’ultima inchiesta della Procura di Catanzaro contro i clan del Crotonese. Nessuna contestazione penale in tale caso ma vicenda significativa per il gip di un certo modus operandi della politica regionale

Oliverio, Adamo e Devona mobilitati per trovare un posto a Giamborino
Nicola Gratteri

Prima preoccupazione, per alcuni esponenti della politica regionale, il non perdere i “pacchetti” di voti che altri soggetti potevano garantirgli. Da qui la “mobilitazione” per trovare utile collocazione a questo o quel soggetto. Dalle indagini emerge infatti che Nicola Adamo (ex consigliere ed assessore regionale del Pd), Giancarlo Devona (ex assessore comunale di Crotone) e Mario Oliverio (ex presidente della giunta della Regione Calabria) si sarebbero attivati nel febbraio 2018 a trovare una collocazione anche per l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, “a seguito di problematiche che avevano interessato lo stesso Giamborino – già consigliere provinciale di Vibo Valentia e già consigliere della Regione Calabria – ricoprente un incarico presso l’Avvocatura regionale. Secondo quanto emerge dall’inchiesta, Pietro Giamborino a seguito di asseriti attriti con il responsabile del suddetto ufficio, aveva manifestato la sua intenzione di dimettersi. Oliverio, Adamo e Devona si sarebbero così attivati “per reperirgli un altro incarico a lui gradito, al fine di scongiurare che detto evento potesse incidere negativamente sull’appoggio che avrebbe dovuto fornire, in ragione della disponibilità di un pacchetto di voti nel territorio della provincia di riferimento (Vibo Valentia), alla lista che avrebbe sostenuto Mario Oliverio nelle consultazioni elettorali del 2020. Nessuno è indagato per tale vicenda. Scrive infatti il gip: “Pietro Giamborino è un ex consigliere regionale recentemente coinvolto in un’operazione giudiziaria di criminalità organizzata – “Rinascita” – in quanto indicato quale soggetto battezzato e facente capo al clan dei Piscopisani. La ricostruzione della vicenda fa comprendere che si tratti di un soggetto al quale Devona, Oliverio e Adamo tengono molto, in quanto le sue dimissioni dall’Avvocatura regionale destano particolare preoccupazione ed i tre si attivano per la ricerca di altra collocazione utile all’interno della Regione. Non ci sono, tuttavia – conclude il gip – contestazioni di rilevanza penale, non essendo emerso che Giamborino abbia fruito di altre nomine, e pur tuttavia, anche in questo caso il modus operandi è indicativo”.

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