Vibo Marina, il sottopasso dove ancora non si passa con i (brutti) pali di cemento a vista neanche fossero antiche colonne romane
Per le pareti dell'infrastruttura attesa da 19 anni non è stata prevista la copertura. Così l’opera appare tutt’altro che rifinita anche se viene considerata conclusa

Il sottopasso di Vibo Marina, opera attesa da diciannove anni, sta per essere finalmente consegnato alla cittadinanza. Esso consentirà di risolvere le difficoltà d’accesso al centro cittadino e all’area portuale, che finora avveniva transitando sotto due stretti ponti risalenti alla costruzione della linea ferroviaria risalente ai primi anni del ‘900. Oltre un secolo per dotare un centro portuale-turistico-industriale di un’adeguata strada d’accesso.
Molti sono i cittadini che, spinti dalla curiosità di visitare la tanto attesa infrastruttura, percorrono a piedi il nuovo sottopasso. Alcuni di essi hanno, però, manifestato il loro stupore per la mancata copertura delle pareti con pannelli o con applicazione d’intonaco , ma sono state invece lasciate con il rustico a faccia vista mettendo in risalto le palificazioni in cemento, che appaiono in tal modo come un lungo colonnato. Più di qualcuno ha ironicamente commentato sui social facendo osservare che le palificazioni sono state così lasciate di proposito, per dare un tocco d’antichità agli scavi che hanno riportato alla luce colonne di epoca romana costituendo, quindi, un’attrattiva turistico-culturale e rappresentando,per tale motivo, un valore aggiunto. Pare, inoltre, che nel progetto non sia stata prevista la pavimentazione dei marciapiedi con mattonelle. Insomma- viene osservato- l’opera, seppure finita, non appare per niente “rifinita”.
Da registrare, infine, il commento ironico, corredato da un divertente fotomontaggio, pubblicato sui suoi profili social dallo storico e artista Antonio Montesanti: «Il turismo culturale sarà il volano del futuro sviluppo di Porto Santa Venere».