La grande sete di Zambrone, da oltre 20 giorni nella frazione Madama solo un filo d’acqua (quando c’è): «Costretti a centellinare persino lo scarico del water» – VIDEO
I residenti esasperati dall'emergenza non ricevono più risposte dal sindaco e si sentono ignorati mentre la situazione peggiora per chi ha anziani e bambini da accudire
Un gruppo di cittadini esasperati residenti a Madama di Zambrone ha segnalato alla redazione de Il Vibonese «un’emergenza idrica che si protrae da circa 20 giorni, causando gravi disagi dovuti alla mancanza quasi totale o alla fornitura ridotta al minimo dell’acqua, insufficiente persino per i servizi igienici e sanitari di prima necessità». La situazione, come documentato dai residenti con foto e video catturati «in orari e giorni differenti», è ben «lontana dal servizio idrico garantito 24 ore su 24, come inizialmente dichiarato». I cittadini hanno cercato di sensibilizzare il sindaco, Corrado L’Andolina, «inviando messaggi» per segnalare il problema.
«Inizialmente – spiegano nella loro segnalazione a IlVibonese.it -, il primo cittadino aveva risposto che “può mancare magari pressione ma la fornitura d’acqua viene garantita 24 ore su 24” e che “la fornitura dei nuovi pozzi costruiti è ferma solo per questioni burocratiche”. Tuttavia – denunciano esasperati -, ora il sindaco non ci risponde neanche più ai messaggi di richiesta di aiuto per questo grave disservizio. Anche altri amministratori di maggioranza sono stati contattati, ma pur essendo a conoscenza del problema, non sanno come aiutarci». Una dichiarazione «particolarmente scioccante» per i cittadini è stata «sentirsi rispondere da qualche amministratore di maggioranza che “il flusso d’acqua viene indirizzato su Zambrone perché ci sono più abitanti e maggiori necessità”», portandoli a chiedersi: «E noi non siamo persone?».
La grave situazione sta avendo un impatto significativo sulla vita quotidiana dei residenti: «Molti di noi lavorano in strutture turistiche, altri hanno bambini o genitori anziani da accudire, e ci troviamo a vivere ogni giorno e ad orari imprevisti situazioni di estremo disagio, difficilmente descrivibili». I residenti sono «costretti a risparmiare persino l’acqua dello sciacquone perché viene a mancare improvvisamente e senza dare modo di riempire qualche contenitore». I cittadini sottolineano che è «una condizione che non dovrebbe vivere nessuno nel 2025». Pur comprendendo che «nel periodo estivo ci sono più persone sul territorio comunale», si chiedono «perché non emettere un’ordinanza che stabilisca orari di chiusura e apertura per darci modo di organizzare le nostre vite?. Attualmente, sull’albo comunale e sulle bacheche pubbliche in paese, non c’è ancora nessun avviso. Paghiamo tutti il servizio idrico, chiediamo con forza che sia immediatamente ripristinato il servizio adeguato o, in alternativa, se la carenza idrica dovesse persistere, che venga emessa un’ordinanza di sospensione, indicando precisi orari e che questi vengano ad essere rispettati».