mercoledì,Aprile 24 2024

Stroke Unit, il Dg Antoniozzi: «Eccellenza da difendere»

Per il numero uno dell’Azienda sanitaria provinciale sarebbe sbagliato non riconoscere i risultati che fanno della divisione dedicata al trattamento dell’ictus una primaria realtà a livello nazionale.

Stroke Unit, il Dg Antoniozzi: «Eccellenza da difendere»

Il Direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Florindo Antoniozzi, interviene sulla preoccupazione che da più parti si sta manifestando, circa l’ipotesi di escludere l’U. O. di Neurologia e Stroke Unit di Vibo Valentia da Hub “funzionale” per l’area vasta Calabria. «L’U. O. di Neurologia, diretta dal dottor Domenico Consoli – afferma Antoniozzi -, ha raggiunto traguardi importanti che sono facilmente verificabili e sotto gli occhi di tutti. La terapia trombolitica per via venosa, praticata nei pazienti ricoverati presso la Stroke Unit dell’Ospedale “Jazzolino”, cioè la divisione sub intensiva dedicata al trattamento dei pazienti con ictus cerebrale nell’ictus ischemico in fase acuta, continua a confermarsi un trattamento di estrema efficacia».

La stessa «viene considerata come un reparto speciale, dotato di posti letto monitorizzati e per la cui perfetta funzionalità è stato necessario nel corso degli anni impiegare ingenti risorse finanziarie per l’acquisto di sofisticate apparecchiature tecnologiche che offrono oggi servizi sanitari di prima qualità ed efficienza, e sarebbe cosa grave non consentire più l’utilizzo di questa U. O. al servizio del territorio vasto Calabria, che si ricorda quanto sia complesso con caratteristiche orografiche particolari». Per non parlare dei «medici (neurologi, radiologi, cardiologi), infermieri, tecnici della riabilitazione, logopedisti, assistenti sociali che operano al suo interno e tutti specializzati nella gestione dei pazienti con ictus nell’ambito di un percorso multidisciplinare, la cui specializzazione andrebbe persa». In altre parole, in un quadro che vede «la Calabria fanalino di coda tra le regioni italiane per numero di strutture esistenti di Stroke Unit», l’unità operativa di Neurologia dello “Jazzolino” «rappresenta invece un consolidato punto di riferimento per tutti i cittadini della nostra regione.

Corre l’obbligo di ricordare – aggiunge il Dg dell’Asp vibonese – che ogni anno in Calabria ci sono circa 5.000 nuovi casi di ictus e che ciò rappresenta la prima causa di invalidità, la seconda di demenza e la terza di morte nei paesi sviluppati come l’Italia». Notevoli i risultati, dunque, della «prima struttura in Calabria, attiva da ben dodici anni, la Stroke Unit dell’ospedale di Vibo che ha fatto registrare risultati di crescita incontrovertibili; sono stati effettuati circa 450 trattamenti trombolitici, di cui 92 nel 2014 e 107 solo nell’anno in corso; la mortalità dei pazienti trattati, per come risulta da dati ufficiali dei registri internazionali, è in linea con la media nazionale e nettamente inferiore rispetto alle altre strutture calabresi autorizzate alla trombolisi.

La struttura di Vibo Valentia rappresenta un’eccellenza anche a livello nazionale; essa si colloca, infatti, tra le migliori nel Sud Italia insieme a Salerno e Lecce ed è in linea alle ben più blasonate strutture del Centro e del Nord» confermandosi peraltro «nella particolare classifica dei Top ten, delle prime dieci Neurologie italiane segnatamente, appunto ai risultati della terapia trombolitica. Nell’anno 2012 infatti, Vibo Valentia si è collocata al VI posto assoluto della speciale graduatoria». Inoltre, ricorda Antoniozzi, «nel 2014, nel corso di una manifestazione organizzata dalla U.O. di Neurologia di Vibo Valentia, ed a riconoscimento della buona sanità prestata, l’iniziativa è stata patrocinata dalla Presidenza della Repubblica che ha voluto riconoscere a questa eccellenza vibonese il merito di un primato a livello nazionale, ed il Presidente ha fatto pervenire alcune medaglie della Repubblica». Va da sé che «alla luce di quanto emerge da dati, attività, professionalità dimostrata dal dott. Consoli e dalla sua equipe, sarebbe una azione non coerente con le necessità del nostro territorio, non riconoscere all’ U.O. di Neurologia di Vibo il ruolo di primo piano che merita in ambito regionale».

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