lunedì,Maggio 6 2024

A Mileto l’incontro con il grande pianista belga Jean-Claude Vanden Eynden

Il noto maestro ha tenuto una masterclass per gli allievi del Cantiere musicale: «Cittadina bellissima con una vivacità culturale e artistica sorprendente»

A Mileto l’incontro con il grande pianista belga Jean-Claude Vanden Eynden

Con la masterclass di pianoforte, tenuta dal noto maestro belga Jean-Claude Vanden Eynden, il Cantiere musicale internazionale di Mileto ha, indubbiamente, inserito un ulteriore prezioso tassello nel suo già invidiabile percorso di crescita e di studi. Il professore onorario al Conservatorio di Bruxelles e alla Chapelle Musicale “Reine Elisabeth,nella cittadina normanna ha svolto delle lezioni riservate agli allievi del corso di Alta formazione pianistica tenuto dal maestro Roberto Giordano, direttore artistico e fondatore del Cmi. Il Vibonese lo ha incontrato per conoscerlo meglio e per saperne di più sull’esperienza vissuta nella cittadina normanna. «Non conoscevo la Calabria e non conoscevo Mileto, prima d’ora. L’impressione – ha affermato il grande pianista belga – è quella di una bellissima cittadina, in cui vi è una vivacità culturale e artistica sorprendente. Per me è stata una grande scoperta». A seguire, la sua opinione sulla scuola di alta formazione con sede nello storico palazzo San Giuseppe, attiva con grandi risultati ormai da oltre dieci anni. «Ah, questa è stata per me davvero una bella sorpresa. Non ci si aspetta di trovare qui un edificio così bello e così curato, con delle condizioni di lavoro e un’attività artistica di un livello così alto. Quello degli allievi del Corso annuale di Alta formazione pianistica al Cantiere – ha spiegato – è un livello che si può definire eccezionale. Tutti i giovani musicisti con cui ho lavorato possiedono già una formazione concertistica e ciascuno ha una personalità artistica molto interessante. Per me è stato un vero piacere lavorare con dei pianisti così talentuosi».

A questo punto Jean-Claude Vanden Eynden si è soffermato sull’amicizia che lo lega al fondatore del Cantiere. «Conoscevo il maestro Giordano già dal Concorso Regina Elisabetta. Abbiamo avuto modo di incontrarci più volte nelle giurie di concorsi internazionali e nelle commissioni d’esame nei conservatori di Namur e Bruxelles. Un giorno – ha raccontato – Roberto mi ha parlato del suo progetto al Cantiere musicale internazionale, proponendomi di tenere una masterclass. Come ho detto, la Calabria era una terra sconosciuta per me, ma il fatto che era Roberto Giordano ad organizzare era per me una garanzia di qualità, dunque ho accettato molto volentieri». Nel suo soggiorno a Mileto, il famoso pianista belga ha voluto visitare il locale Museo statale, vero scrigno di tesori dell’illustre trascorso normanno, e non solo. «Con la visita al Museo di Mileto – ha concluso – ho scoperto anche il glorioso passato di questa città. E anche questa è stata per me una bellissima e lieta sorpresa. Tornerò con immenso piacere, per la musica, per il Cantiere… per il clima meraviglioso che contraddistingue questa terra!».

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