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Turismo, la Pro loco di Serra rilancia l’entroterra: «Non solo mare, qui spettacoli unici»

I boschi, la Certosa e il suo museo, le chiese storiche, e il buon cibo. Il presidente Giancotti: «I turisti vengono e rimangono affascinati dai nostri luoghi, forse siamo noi a non valorizzarli e apprezzarli adeguatamente»

Turismo, la Pro loco di Serra rilancia l’entroterra: «Non solo mare, qui spettacoli unici»

«Il mare è sicuramente un fattore attrattivo importantissimo per la Calabria ma anche l’entroterra e la zona delle Serre possono offrire spettacoli unici, esperienze impareggiabili». Francesco Giancotti è presidente della Pro loco di Serra San Bruno da più di vent’anni. L’esperienza maturata sul campo lo rende tra le figure più esperte: «La Proloco a Serra – ci racconta – vanta una lunga storia. È nata negli anni Settanta e, nonostante il trascorrere del tempo, è sempre stata presente sul territorio attraverso la proposizione di iniziative, di collaborazioni. Ad oggi contiamo circa 16 soci e decine di simpatizzanti, molti esponenti si sono trasferiti in altri contesti territoriali per questioni lavorative». Nonostante questo, la Proloco continua a rappresentare un saldo punto di riferimento per la città della Certosa. Tra le iniziative di punta, i mercatini di Natale con l’allestimento di stand e la proposizione di attività culturali soprattutto per bambini. E poi i concorsi dedicati alla poesia in vernacolo con il coinvolgimento delle scuole e la festa del fungo promossa tra settembre e ottobre. Una kermesse in grado di convogliare mostre, escursioni, degustazioni di prodotti tipici, momenti di approfondimento: «Un progetto cresciuto nel tempo – sottolinea Giancotti – che intendiamo estendere per quattro settimane visti gli ottimi riscontri ottenuti nelle passate edizioni in termini di partecipazione. Tant’è – aggiunge – che abbiamo accolto visitatori da più zone della provincia e anche altre regioni». Eventi che tendono dunque a valorizzare le caratteristiche, le specialità, le tradizioni e la storia di Serra San Bruno: «Per agosto – continua il presidente Proloco- stiamo lavorando alla realizzazione di una giornata dedicata ai cavalli».

I punti di forza di Serra San Bruno

Santa Maria del bosco a Serra San Bruno
Santa Maria del Bosco a Serra San Bruno

I punti di forza di Serra San Bruno sono strettamente connessi con la sua storia. La cittadina deve le sue origini all’arrivo del monaco Bruno di Colonia, fondatore dell’Ordine dei Certosini. Questi dedicò la sua vita alla ricerca di Dio in silenzio e in solitudine e ricevette in dono dal Conte Ruggiero il Normanno i territori che oggi sono geograficamente individuati come altopiano delle Serre Calabre, per la costruzione del suo eremo, la Certosa di Santo Stefano del Bosco, primo monastero d’Italia e secondo in Europa dopo quello di Grenoble, in Francia.

Flussi turistici si intercettano soprattutto per il Museo della Certosa, considerato un vero e proprio “ponte” tra la vita monastica e il mondo esterno. Il polo, nato nel 1993 su impulso della comunità religiosa, illustra dettagliatamente le consuetudini dei certosini. Uno strumento per venire a contatto, senza disturbare la vita dei solitari, con la spiritualità dei figli di San Bruno. L’esposizione porta il visitatore attraverso gli ambienti claustrali – dalla cella alla chiesa conventuale – ricostruiti con grande fedeltà. Anche la scelta dei materiali utilizzati – dal cotto ai ruvidi intonaci – non è frutto del caso ma mira a rendere realistica l’immagine degli spazi in cui si muovono i monaci. Immerso tra secolari abeti bianchi e tra giovani faggi, si trova poi il complesso del Santuario di Santa Maria del bosco. In estate, sono decine di migliaia i visitatori che si ritemprano proprio nei luoghi dove visse gli ultimi dieci anni della sua vita e dove morì il Santo Bruno di Colonia. A fare da cornice, numerose chiese sparse nel territorio.

I sentieri e percorsi trekking

I boschi di Serra

L’area delle Serre, inoltre, viene apprezzata soprattutto per i boschi, per i paesaggi dominati dal verde, per i sentieri trekking che richiamano appassionati da ogni angolo d’Italia. Il parco delle Serre, che occupa anche parte del territorio di Serra San Bruno, rappresenta uno scrigno di biodiversità. I suggestivi sentieri permettono al visitatore di immergersi nel cuore della natura: «I turisti vengono e rimangono affascinati dai nostri boschi. Siamo noi serresi troppo spesso a non dare adeguato valore e importanza a questi luoghi», evidenzia il presidente Proloco Giancotti. Un aspetto da non sottovalutare, è l’adeguata promozione dell’entroterra: «Non solo mare, Serra San Bruno e i paesi limitrofi hanno davvero tanto da offrire. Ci vorrebbe ancor più pubblicità, più valorizzazione, ancora più sinergia tra associazioni e istituzioni. E poi la permanenza nell’entroterra non significa escludere la costa. Basti pensare che Serra dista da Soverato, perla dello Ionio, solo venti minuti di auto. In tutto questo, una viabilità ancora più efficiente potrebbe essere uno stimolo turistico in più».

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