martedì,Maggio 14 2024

Impianto Murria a Briatico, sotto accusa la gestione del Consorzio di bonifica

Il Comitato degli utenti lamenta l’eccessivo aumento della tariffa per attingere al bacino idrico e segnala a Procura e Prefettura nonché la Regione Calabria ad “accendere i riflettori” sull’operato del presidente Piccione

Impianto Murria a Briatico, sotto accusa la gestione del Consorzio di bonifica

Una «grave situazione di gestione delle acque irrigue in Calabria e nel Vibonese». È quella segnalata dal Comitato impianto Murria di Briatico, tramite il presidente Giuseppe Mantegna, dicendosi pronto a forme estreme di protesta nei confronti del Consorzio di bonifica Tirreno vibonese.

«È di pochi giorni fa – ricorda Mantegna – la notizia dell’ennesimo commissariamento che ha interessato il Consorzio di bonifica Alto lonio Reggino, a causa di riscontrate gravi irregolarità nella gestione; continua ad oltranza la protesta del lavoratori del Consorzio di bonifica lonio Cosentino, i quali non percepiscono i loro salari ormai da sei mesi con la concreta ipotesi di dissesto finanziario all’orizzonte. A Vibo Valentia (in qualità di presidente del Consorzio di bonifica del Tirreno Vibonese) regna sovrano ed incontrastato il dottor Domenico Piccione il quale, ad esempio, spiccando per “doti di sensibilità ed umanità”, ha imposto, unico tra i colleghi di altri enti consortili, Province, Calabria Verde, ecc., al Consorzio di non anticipare la cassa integrazione ai dipendenti in periodo di coronavirus. Eletto per la quinta volta consecutiva nel 2019, governa sull’Ente da più di venti anni, con fare che gli eventi che raccontiamo chiariranno “esattamente”».

Quindi si allega la fitta corrispondenza tra il Comitato e il Consorzio, nella quale vengono segnalate presunte anomalie sulla gestione dell’impianto, che ha rappresentato e rappresenta un’indispensabile opera per assicurare l’adeguato approvvigionamento idrico dei campi della zona, e si lamenta un «inspiegabile» aumento delle tariffe, nonché i resoconti degli incontri che le parti hanno avuto in Prefettura a Vibo.  Ora il comitato alza il tiro, sollecitando «le istituzioni preposte, Procura della Repubblica, Prefettura di Vibo Valentia, assessorato Agricoltura della Regione Calabria ad accendere i riflettori sulle “attività” di questo “signore”. Esigiamo una chiara, netta, loro presa di posizione. Siamo pronti a forme di protesta anche estreme. Vogliano le stesse istituzioni, fino ad ora sorde, intervengano».

In conclusione il comitato informa di aver ricevuto la comunicazione che il Consorzio di Bonifica, «contravvenendo ad ogni tipo di impegno e di concertazione sottoscritto anche alla presenza del sindaco di Briatico Lidio Vallone e del presidente provinciale di Confagricoltura», ha provveduto a «deliberare, il 28 gennaio 2021, univocamente ed autonomamente, le tariffe irrigue per l’anno 2021, applicando aumenti, in periodo di pandemia, che rasentano il ridicolo se non fossimo di fronte alla vita di tante famiglie, del loro lavoro e delle implicazioni di carattere sociale ed economico».

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