giovedì,Aprile 25 2024

Vibo, al Conservatorio convegno per i cento anni dalla nascita di Iannis Xenakis

Architetto e compositore, è stato uno dei protagonisti della musica del Novecento. L'appuntamento è per venerdì 21 ottobre alle ore 15

Vibo, al Conservatorio convegno per i cento anni dalla nascita di Iannis Xenakis

L’indiscutibile originalità del pensiero del compositore, architetto e visionario Iannis Xenakis, ed i risultati che lo hanno reso un protagonista senza uguali nella scena della musica del ‘900, saranno al centro del convegno organizzato dal Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia e che avrà luogo venerdì 21 ottobre a partire dalle ore 15:00 nella Sala concerti del Conservatorio sita nel’ex Convento dei Gesuiti. [Continua in basso]

L’iniziativa, pensata in occasione della ricorrenza del centenario della nascita di Iannis Xenakis, è realizzata in collaborazione con l’ordine degli architetti della provincia di Vibo Valentia, a testimonianza di quanto questa figura abbia segnato le stratificazioni dei pensieri di musicisti e architetti, stimolati a guardare oltre le proprie competenze ed ambiti professionali. Nel corso del convegno, ad ingresso gratuito, si potrà assistere agli interventi di importanti ospiti ed esperti del settore inframezzati dall’esecuzione di diversi brani dal vivo tratti dal ricchissimo repertorio del compositore greco, basato su una ricerca sperimentale d’avanguardia.

I saluti istituzionali saranno affidati al direttore del Conservatorio, Vittorino Naso, al presidente del Conservatorio, Antonello Scalamandrè ed al presidente dell’ordine provinciale degli architetti, Fabio Foti. A seguire, e moderati dal maestro Luigi Mogrovejo, interverranno: Gino Achille, Domenico Giannetta, Agostino Di Scipio, Michele Arena, Fortunato Mandaradoni, Luigi Sassone e Stanislao Giacomantonio.
Il convegno intende porsi come una giornata di studi ed approfondimenti sulla figura di Xenakis, autentico pioniere della ricerca sonora, che inoltre lavorò come ingegnere nello studio di Le Corbusier, affiancando, nelle sue ricerche sul suono, ingegneria e architettura, dando vita alla cosiddetta “musica stocastica”.

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