giovedì,Maggio 2 2024

Comune Vibo, Soriano e Pugliese: «L’amministrazione Limardo rischia di affondare»

I due consiglieri dem puntano il dito sulla gestione della città e delle frazioni: «Il sindaco fatica a tenere una maggioranza sempre più sfilacciata e sempre con meno idee sul futuro»

Comune Vibo, Soriano e Pugliese: «L’amministrazione Limardo rischia di affondare»
Il Comune di Vibo Valentia
Stefano Soriano

«L’amministrazione comunale di Vibo Valentia appare sempre più in mezzo al guado ed è giunta a metà mandato in condizioni politiche e, conseguentemente, amministrative critiche. In Consiglio comunale vige la consuetudine della “seconda convocazione”, in quanto i numeri sono scarsi». Lo affermano in una nota stampa i consiglieri del Pd Stefano Soriano e Laura Pugliese che aggiungono: «Anche oggi, infatti, il consiglio frettolosamente convocato non si è tenuto in prima convocazione; segno che già al giro di boa questa amministrazione fa acqua da tutte le parti e rischia di affondare. Il sindaco fatica a tenere una maggioranza sempre più sfilacciata e sempre con meno idee sul futuro della nostra città».

Gli esponenti dem rimarcano: «Siamo alla terza amministrazione di centrodestra consecutiva ed alla seconda che rischia di concludere il mandato anticipatamente ed è opportuno pensare di voltare pagina per questa città che, seppur nello spirito è sempre stata di centrodestra, oggi deve necessariamente archiviare questa storia che ha condotto Vibo ad essere sempre più marginale in Calabria. Il sindaco deve venire in consiglio comunale e dirci se ha ancora una maggioranza ed, in caso positivo, se ha intenzione di imprimere un cambio di passo a questa amministrazione nella seconda parte di mandato.

Molti i problemi che anche questa terza amministrazione di centrodestra non ha affrontato ed ha lasciato privi di risposta. Vibo – rimarcano Soriano e Pugliese – non è una citta migliore di quella che il sindaco ha ereditato, le frazioni sono sempre più isolate e Vibo Marina, che ha costituito in questi anni la roccaforte del centrodestra, vive forse il periodo più buio di sempre con un porto di cui il sindaco nel suo programma intendeva “sfruttare appieno le leve economiche e strategiche di cui l’infrastruttura dispone e che sono univocamente individuate nella leva commerciale-industriale, nel diporto nautico, rimessaggio e delle attività connesse, nella leva del trasporto marittimo veloce per merci e passeggeri, in quella del comparto della pesca e della maricoltura e, infine, nella leva escursionistica e turistica, avendo cura però di farle interagire fra loro, mediante progetti concreti e integrati che possano costituire un vero e proprio Piano del Porto”. Per realizzare tutto ciò, cosa ha fatto il sindaco in questi due anni e mezzo di mandato?». [Continua in basso]

Laura Pugliese

E ancora: «Vibo Marina è diventata “quel fulcro e trampolino di lancio per lo sviluppo economico non solo dell’intero territorio comunale ma anche di tutta la provincia” che il sindaco auspicava e prometteva o è rimasta una frazione di Vibo Valentia sempre più isolata e con sempre meno appeal per la popolazione turistica che affolla le nostre coste nella stagione estiva ma non solo? Piscopio di cui il sindaco voleva fare “il luogo residenziale per studiosi, storici e titolati delle comunità ebraiche”, che avrebbe rappresentato “un elemento attrattivo che darebbe vigore e rinnovata identità ad un’area che attualmente sta vivendo una fase di scadimento” non è diventato nulla di tutto ciò ed anzi è rimasto sempre più isolato e chiuso in sè stesso quando avrebbe dovuto essere il centro dell’attenzione di questa Amministrazione che avrebbe dovuto incentivare politiche giovanili e del lavoro idonee a creare un futuro diverso per i giovani della frazione».

Il sindaco Maria LImardo

C’è poi «Triparni che non poteva aspettarsi nulla da questa Amministrazione dato che il sindaco nel suo programma non l’aveva neanche citata sta diventando una frazione sempre più fantasma non ha visto alcun intervento che mitigasse il rischio idrogeologico che oramai da decenni ha privato la frazione della Piazza e non solo».

«Di fronte ai tanti problemi non risolti – concludono i de consiglieri comunali del Pd – resta una maggioranza che non riesce a tenere un consiglio in prima convocazione perché ha paura di non avere i numeri per approvare le partiche che gli uffici trasmettono, una maggioranza incapace oramai di confrontarsi con sé stessa e con i cittadini e sempre più chiusa nelle stanze del potere e sempre meno attenta alla nostra città.
Le conclusioni, anche se sono ovvie, dovrebbe trarle il sindaco perché chi dice di volere bene alla propria città si deve comportare conseguentemente altrimenti, come al solito, restano solo tante parole al vento».

Articoli correlati

top