giovedì,Aprile 18 2024

Caso Tari, Luciano: «Il sindaco di Vibo pensa solo al suo cerchio magico e non alla città»

Il consigliere di Azione interviene sul pagamento da oltre 500mila euro che la Vibonese calcio deve al Comune per lo stadio: «Vicenda emblematica che conferma l'indolenza di questa amministrazione»

Caso Tari, Luciano: «Il sindaco di Vibo pensa solo al suo cerchio magico e non alla città»
Il Comune di Vibo e, nei riquadri, Maria Limardo e Stefano Luciano

«Il caso del richiesto pagamento di oltre 500 mila euro di Tari da parte della squadra di calcio della città è emblematico ed è l’ulteriore conferma della indolenza di questa amministrazione, guidata da un sindaco pronta a strumentalizzare ogni parola tanto da rendere tutto grottesco e teatrale. Un sindaco poco concreto e incapace di risolvere alche il più banale dei problemi». Inizia così la nota con cui Stefano Luciano, consigliere comunale di Azione a Vibo Valentia, interviene sul caso della Tari “salata” che la Vibonese calcio è chiamata a pagare al Comune per lo stadio. [Continua in basso]

Lo stadio Luigi Razza

«Ed infatti oggi – incalza il consigliere di opposizione – il sindaco si giustifica per il caso “Vibonese” con parole vuote e di circostanza evidenziando l’importanza per la città della propria squadra di calcio, quando rispetto alla segnalazione del problema fiscale avvenuto due anni fa, la sua amministrazione ha risposto con la solita indolenza e cioè senza muovere un dito. Oggi, invece si sprecano le parole. I problemi vanno affrontati in tempo utile e prima che le conseguenze diventino catastrofiche e quando il rappresentate della Vibonese o un qualsivoglia cittadino bussa alle porte del sindaco ha diritto ad essere ascoltato ed ha diritto alla risoluzione del problema qualora sia portatore di una giusta istanza».

Luciano punta il dito anche contro il gruppo “Città Futura”: «Sul punto, non colgono nel segno le osservazioni del gruppo di maggioranza “Città Futura” che ha affermato sulla stampa di non essere stato informato rispetto alla problematica in discussione quasi volendosi giustificare dell’accaduto. Tale atteggiamento, non risulta coerente con il fatto che i loro assessori sono presenti in giunta e condividono le responsabilità del sindaco continuando a darle fiducia pur nella consapevolezza che quest’ultima è inadeguata a gestire una città capoluogo.
Infine – conclude Luciano -, rispondo io alla consigliera Scrugli che chiede come mai il sindaco si ponga il problema della Vibonese dopo due anni che lo stesso sia stato evidenziato. Perché il sindaco è interessata solo a soddisfare le richieste dei soliti noti e del suo cerchio magico e si impegna solo ed esclusivamente per loro e non per la città ed i suoi cittadini. Lo dimostrano da un lato i vari incarichi dati senza pudore a candidati delle sue liste e dall’altro lo stato di degrado generale in cui versa la città».

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