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Vibo, dopo l’emergenza idrica estiva…è tempo di bollette, Soriano (Pd): «Il Consiglio aveva deliberato la riduzione»

Il capogruppo dei dem rammenta l'approvazione di un ordine del giorno presentato da tredici consiglieri e denuncia: «Il Comune sta mandando le bollette senza riduzione. L'Amministrazione Limardo non riesce in alcun modo a stare dalla parte dei cittadini»

Vibo, dopo l’emergenza idrica estiva…è tempo di bollette, Soriano (Pd): «Il Consiglio aveva deliberato la riduzione»
Alcuni scatti che immortalano la situazione a Piscopio nell’estate scorsa

Lo scorso 31 luglio il Consiglio comunale di Vibo Valentia approvava un ordine del giorno, in relazione alla grave emergenza idrica nel territorio comunale di Vibo, promosso da tredici consiglieri – Stefano Soriano, Giuseppina Colloca, Domenico Santoro, Lorenza Scrugli, Elisa Fatelli, Giuseppe Russo, Laura Pugliese, Stefano Luciano, Agostino Naso, Anthony Lo Bianco, Pietro Comito, Loredana Pilegi e Silvio Pisani – con il quale il Consiglio deliberava di dare mandato agli Uffici per valutare una riduzione del canone idrico per tutte le utenze interessate dall’ordinanza di non potabilità, esattamente la numero 884, emessa dal sindaco Maria Limardo; di dare mandato agli Uffici per valutare una riduzione del canone idrico per tutte le utenze delle frazioni di Piscopio, Vena, Triparni, Bivona e Vibo Marina interessate dalla mancanza totale di acqua nei mesi di giugno e luglio; di impegnare l’amministrazione comunale a effettuare periodicamente le analisi complete dell’acqua per constatarne la potabilità ai sensi di legge e pubblicarle tempestivamente nella sezione Amministrazione trasparente del sito del Comune. E, ancora, di dare mandato al sindaco e all’assessore al ramo di verificare e risolvere le questioni emerse in Consiglio comunale relative in particolare a Vibo Marina e Piscopio, al fine di risolvere nell’immediatezza il problema della carenza idrica; di impegnare l’Amministrazione ad avviare subito le procedure per il sistema Plc per i serbatoi, ossia, cavo collegato a una sonda con modem di trasmissione in tempo reale da remoto tramite sistema interamente gratuito; di impegnare l’Amministrazione ad avviare la procedura per la riapertura dei pozzi presenti sul territorio comunale e interloquire con la Regione per reperire fondi per la costruzione di nuovi pozzi e, infine, di dare indirizzo alla Giunta di verificare presso il Mef e del Ministero delle infrastrutture, stante la necessità di ammodernare la rete idrica e, di conseguenza, eliminare ogni possibile inquinamento da metalli pesanti dell’acqua fornita ai cittadini, di utilizzare a tal fine i 12 milioni presenti in bilancio e attualmente destinati al ripiano dei fondi per la realizzazione delle tangenziali, coinvolgendo tutti i rappresenti parlamentari del territorio. E’ quanto rammenta il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Soriano, che diverse volte si è interessato alla problematica legata alla grave carenza idrica nel periodo estivo.

Stefano Soriano e Maria Limardo

L’esponente dem chiarisce che l’ordine del giorno approvato lo scorso luglio insisteva su “sette punti importanti per cominciare a dare qualche risposta a un territorio in cui lo spreco di acqua pubblica è notevole e spesso in alcune zone le abitazioni restano senza acqua per interi periodi. Nella scorsa stagione estiva ricordiamo tutti il disastro di Piscopio, – prosegue – dove due intere zone, via Lucca e via Tazza oltre che buona parte di via Mesima sono rimaste senza acqua per oltre 90 giorni ed è proprio in quei giorni concitati che è nata la necessità di convocare un Consiglio comunale per portare il sopracitato ordine del giorno all’approvazione, avvenuta all’unanimità dei presenti, del deliberato, appunto, ordine del giorno. Ebbene a distanza di 5 mesi – afferma Soriano – possiamo dire che nessuno dei sette punti ha trovato un avvio o una risoluzione. E da pochi giorni, nonostante si fosse dato mandato agli Uffici di valutare una riduzione del canone idrico per le utenze interessate, su tutte Piscopio, il Comune sta mandando le bollette senza alcuna statuizione di riduzione del canone per i tre mesi che la frazione di Piscopio ha vissuto senz’acqua”. Pertanto, per il consigliere è chiaro come “ancora una volta l’Amministrazione Limardo dimostra due cose: la prima è che non riesce in alcun modo a stare dalla parte dei cittadini per la soluzione dei problemi importanti; la seconda è quanto poco ha contato il Consiglio comunale in questa amministrazione. Nessuna proposta del Consiglio comunale ha mai trovato seguito nell’azione della Giunta e del sindaco per tutti i cinque anni e questo ordine del giorno disatteso in tutti i suoi punti ne è l’ennesima dimostrazione”.

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