venerdì,Ottobre 11 2024

Caro Tari a Vibo, l’assessore Nardo: «L’aumento partirà con la tassa 2021»

Il delegato al Bilancio precisa che l’incremento tariffario, dovuto a normative nazionali, «non inciderà sulla tassa relativa al 2020 ma riguarderà gli anni a venire»

Caro Tari a Vibo, l’assessore Nardo: «L’aumento partirà con la tassa 2021»
L'assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo

«Delle due l’una: o si è mistificata volutamente la realtà delle cose o non si è compreso quello che è stato fatto. Va pertanto fatta chiarezza, da qui le seguenti doverose precisazioni per evitare che passino nella comunità messaggi distorti e non aderenti alla realtà».

L’assessore al Bilancio del Comune di Vibo Valentia Maria Teresa Nardo interviene sulla questione relativa al previsto aumento delle tassa comunale sui rifiuti, derivante – così come spiegato in aula dallo stesso esponente della giunta Limardo – dal combinato disposto dei nuovi criteri di calcolo imposti dall’Arera e dall’aumento dei costi di gestione del nuovo appalto di raccolta dei rifiuti.

La Nardo dunque spiega: «Sia chiaro che nell’ultimo Consiglio comunale non si è ancora proceduto a nessun adeguamento tariffario né all’approvazione di nessun aumento, tanto che per l’anno 2020 sono state confermate le tariffe dell’anno 2019. Vi è infatti un grossolano errore di fondo in chi parla di un indiscriminato aumento effettuato da questa Amministrazione, poiché si omette di riferire dell’esistenza di una normativa a carattere nazionale alla quale tutti i Comuni sono obbligati ad adeguarsi entro il 31 dicembre 2020. In particolare si ignora – aggiunge – che il Governo, nonostante le pressanti richieste provenienti dall’Anci, che ha più volte sottolineato l’opportunità di una Proroga dell’applicazione della suddetta normativa stante il particolare momento pandemico – ha stabilito per tutti i Comuni l’adozione di metodologie uniformi sull’intero territorio nazionale per il calcolo del costo del servizio di igiene urbana che ovviamente inciderà sulle tariffe. Le metodologie di calcolo sono dettate dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti (Arera)».

Quindi aggiunge: «per arrivare alla definizione del Pef relativo al costo del servizio, Arera – sulla base di una direttiva nazionale – ha stabilito con precisione quali sono i costi da inserire nel Piano economico finanziario e a quale esercizio finanziario debbano fare riferimento. Si precisa ancora che – sempre secondo la direttiva nazionale – per le tariffe dell’anno 2021 bisognerà fare riferimento al Pef dell’anno 2020 (da approvarsi – per come è stato fatto – obbligatoriamente entro il 31 dicembre di quest’anno) che contiene i costi effettivamente sostenuti per il servizio nell’anno 2018. Anno nel quale tutti i Comuni i calabresi hanno registrato un notevole incremento tariffario derivante da generali distorsioni del sistema. Da qui la probabile previsione di un aumento tariffario per gli anni a venire».

Per la Nardo si tratta «insomma di un meccanismo in base al quale il calcolo della tariffa per l’anno 2021, in definitiva, deve fare riferimento ai costi sostenuti nell’anno 2018 che registra una elevata spesa storica. Il sistema è temporaneo per poi passare – in una logica di generale uniformità di sistema – ad una determinazione dei costi standard in tutta Italia. Da quanto sopra si evince quanto sia imprudente avventurarsi in facili e semplicistici commenti e avventate conclusioni, caratterizzate da superficialità e luoghi comuni di cui la comunità non ha certo bisogno soprattutto in questo momento».  

Tari, il salasso è servito: previsti aumenti tra il 20 e il 37 per cento

Articoli correlati

top