mercoledì,Maggio 15 2024

Tumori, a Serra macchinario di ultima generazione: «Faciliterà le diagnosi»

Strumentazione d’avanguardia per incentivare i controlli e dare una spinta all’attività di prevenzione. Il direttore del servizio Morabito Loprete: «Stiamo lavorando per la riattivazione degli esami anche su Tropea e Soriano»

Tumori, a Serra macchinario di ultima generazione: «Faciliterà le diagnosi»
L’ospedale di Serra San Bruno

Un macchinario di ultima generazione in grado di individuare le lesioni tumorali anche più piccole e circoscritte. La strumentazione, montata e collaudata a Serra San Bruno, è pronta a entrare in funzione da lunedì 11 marzo, ufficializzando il ritorno degli screening mammografici anche nell’area delle Serre vibonesi. A entrare nei dettagli, il direttore del servizio Antonino Morabito Loprete: «Si tratta di un mammografo con tomosintesi, che permette referti precisi e accurati, facilitando così la diagnosi». La tomosintesi è “accoppiata” con l’intelligenza artificiale. Ovvero, la macchina ha in memoria circa 5mila immagini e risulta quindi “allenata” nella lettura. Tutto questo si traduce in una riduzione dei tempi di diagnosi: «È sicuramente un aiuto in più ma altrettanto indispensabile è poter contare su professionisti preparati».

Gli screening

Secondo le stime «verranno effettuati circa 20 esami a settimana solo a Serra San Bruno, 50 a Vibo Valentia. Stiamo lavorando anche su Soriano e su Tropea. Qui contiamo di riattivare gli screening tra massimo 10 giorni. Tutto questo – anticipa il direttore Morabito Loprete – ci permetterà di recuperare il gap finora accumulato». Ritardi anche ascrivibili al periodo Covid nonché alle carenze di organico: «Tutta l’attrezzatura è stata potenziata grazie ai fondi Pnrr. In più, dopo un breve periodo (settembre-dicembre 2023) in cui la refertazione veniva spedita a Catanzaro, oggi possiamo contare su due radiologi che referteranno direttamente da Vibo. I tecnici si occuperanno degli screening, loro di stilare la diagnosi».

I numeri del cancro

In Italia, escludendo i carcinomi della cute non melanomi, i tumori in assoluto più frequenti sarebbero quelli della mammella (55.900 casi circa), del colon-retto (circa 50.000 casi), del polmone (circa 44.000 casi), della prostata (circa 41.100 casi) e della vescica (circa 29.700 casi). I dati emergono da “I numeri del cancro 2023”, report frutto della collaborazione tra Airtum (Associazione italiana registri tumori), Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Fondazione Aiom e Passi (Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia). La sopravvivenza del paziente affetto da neoplasia è influenzata da due fattori: diagnosi precoce e cure sempre più mirate. Per questo gli screening, gratuiti se rientranti nella fascia d’età per la quale sono stati indirizzati, rappresentano uno strumento importantissimo. Possono accedere all’esame mammografico, le donne dai 50 ai 69 anni; per l’individuazione del tumore al collo dell’utero le giovani tra i 20-25 anni; per il colon-retto, 50-70 anni gli uomini e fino ai 74 anni per le donne: «In generale – aggiunge infine il direttore Morabito Loprete – viene inviata una lettera dall’Asp e poi si esegue la prenotazione. I pazienti vengono smistati tra Vibo, Serra San Bruno e Tropea in base alla propria residenza. Per esempio, un utente da Briatico eseguirà l’esame a Tropea, un cittadino di Soriano a Serra». Non sempre però la lettera giunge a destinazione.  Ecco perché è importante «presentarsi o anche chiamare al centro screening di viale Matteotti (Palazzo Rosano) a Vibo Valentia, senza attendere necessariamente la “cartolina”».

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