lunedì,Dicembre 2 2024

Vibo, apre l’ambulatorio dedicato ai pazienti affetti da Sclerosi multipla

VIDEO - Grazie ad un protocollo d'intesa tra Aism e Asp, allo Jazzolino ha preso forma un percorso pensato esclusivamente per i malati di una patologia che nel Vibonese colpisce 400 persone

Vibo, apre l’ambulatorio dedicato ai pazienti affetti da Sclerosi multipla
L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

di Rossella Galati

È un traguardo importante quello raggiunto dall’Aism, associazione italiana sclerosi multipla sezione di Vibo Valentia, presieduta da Salvatore Lico, che è anche coordinatore regionale, e dall’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Jazzolino, diretta da Franco Galati, che grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto con l’Asp vibonese, sono riusciti a contestualizzare nel presidio vibonese il Pdta approvato a livello regionale nel 2017, dedicato ai pazienti affetti da sclerosi multipla. Un percorso diagnostico terapeutico assistenziale che attraverso un ambulatorio dedicato, permette di migliorare la gestione delle criticità per chi è affetto da una patologia che solo nella provincia vibonese colpisce più di 400 persone.

Un ambulatorio dedicato

«Grazie a questo protocollo d’intesa, ogni mercoledì, per agevolare chi deve raggiungere l’ospedale da paesi lontani da Vibo,  è possibile effettuare anche altri accertamenti quindi in questo modo,  chi viene per la visita di controllo può fare tutti gli altri esami previsti per il monitoraggio della malattia in un’unica giornata».
È possibile accedere al servizio dedicato alla sclerosi multipla mediante prenotazione al cup, centro unico prenotazione, con richiesta del medico di base o dello specialista. «Questo protocollo d’intesa con Aism ha permesso di abbattere le liste d’attesa attraverso un percorso mirato che ha avuto l’immediato accoglimento da parte del nostro reparto – spiega il direttore Galati – ma anche di tutti gli altri reparti dell’ospedale e quindi degli altri professionisti coinvolti nel percorso multidisciplinare.  Abbiamo inoltre registrato una grande sensibilità e competenza da parte del commissario straordinario dell’Asp Maria Bernardi. Già nella prima fase – prosegue – noi riusciamo a soffermarci sull’aspetto clinico e neuroradiologico e ad avere una risonanza magnetica. Se poi è necessario il ricovero per la diagnosi, abbiamo la possibilità di ricovero ordinario e successivamente, attraverso day hospital, possiamo gestire sia le ricadute sia altre terapie particolari».

L’impegno di Aism

Dunque la sezione Aism di Vibo rappresenta, nel panorama regionale e nazionale, un riconosciuto punto di forza per le iniziative svolte a favore dei propri soci. L’azione di “pungolo” operata dall’associazione sulle realtà sanitarie provinciali è stata inoltre facilitata dalla sensibilità riscontrata negli operatori sanitari dell’unità operativa di neurologia dell’ospedale vibonese, reparto che negli ultimi anni ha indirizzato ulteriori energie verso la presa in carico delle persone affette da SM. Il centro, gestito dagli specialisti Pietro David e Francesco Del Giudice, ha così visto crescere numericamente le persone che ad esso si affidano, oltre ad aver  dato risposte organizzative attraverso l’ambulatorio dedicato, e incrementato i DH terapeutici in risposta alle poussées e soprattutto ha visto aumentare il numero di persone in trattamento con farmaci di seconda linea.

Il paziente al centro

Quest’ultimo punto ha rappresentato un reale salto di qualità nella vita di chi fino ad ora era costretto a peregrinare nei vari centri regionali ed extraregionali per poter usufruire di questa terapia. Ciò ha richiesto comunque un impegno considerevole per medici ed infermieri dedicati che, oltre alla valutazione globale pretrattamento, operata anche con l’ausilio di altri specialisti, con l’utilizzo dello screening infettivologico, cardiologico, dermatologico, urologico, oculistico, operano un monitoraggio continuo per tutto il periodo di somministrazione e, per il fingolimod alla prima somministrazione, un monitoraggio cardiologico in telemedicina.

Sclerosi multipla e pandemia

Altro aspetto da non sottovalutare è l’impegno garantito durante il lockdown: grazie alla collaborazione tra Asp ed Aism è stato possibile garantire l’accesso a terapie anche complesse da parte di tutte le donne e gli uomini con sclerosi multipla di rientro in Calabria da altre regioni dove erano in cura fino a quel momento, registrando una soddisfazione generale per niente scontata viste le difficoltà burocratiche ed organizzative del momento. Anche il servizio telefonico offerto dal reparto di neurologia (Prontoneuro) durante la prima chiusura generale a causa del Covid-19 ha ricevuto apprezzamenti unanimi da tutti i soci che ne hanno usufruito.

La vita associativa

Anche quest’anno inoltre il servizio svolto dalla sezione provinciale dell’Aism di Vibo si gioverà dell’aiuto di 6/9 giovani che saranno selezionati tra quanti vorranno partecipare al bando di Servizio Civile. Dopo opportuna formazione ciò consentirà di vivere una esperienza qualificata e qualificante con le persone affette da sclerosi multipla, una esperienza di formazione sociale, civica, culturale, lavorativa che già negli scorsi anni ha visto alcuni giovani continuare un rapporto con la Sezione, attraverso il volontariato.

L’auspicio di Aism

«Ci piace pensare che – conclude il coordinatore regionale, Lico – anche grazie all’azione ed all’attenzione della nostra associazione, le persone affette da sclerosi multipla della provincia di Vibo Valentia, possano usufruire degli stessi standard qualitativi assistenziali propri di altre zone più all’avanguardia, forse con un valore aggiunto ulteriore che è legato al rapporto personalizzato che nel tempo si è creato con il personale sanitario responsabile della presa in carico, che sempre più è globale, e cerca di dare risposte alle esigenze proprie e caratterizzanti del singolo. Riuscire ad ottenere risultati analoghi nell’ambito della riabilitazione sarà la nostra prossima sfida per la quale il percorso è già iniziato da tempo con il sogno del nostro compianto dr Michele Iannello».

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