domenica,Maggio 12 2024

Da Vibo Marina a Porto Santa Venere, la II commissione dice sì al cambio del nome

La proposta a firma del consigliere di maggioranza Lorenzo Lombardo, con la quale viene esplicitamente richiesto il ripristino dell’antica indicazione

Da Vibo Marina a Porto Santa Venere, la II commissione dice sì al cambio del nome
Una suggestiva immagine della rada di Santa Venere, ovvero di Vibo Marina

È trascorso quasi un secolo da quando, il 23 febbraio del 1927, Monteleone cambiò il suo nome in quello odierno di Vibo Valentia. La delibera dell’epoca non prevedeva il cambio di denominazione anche per i borghi costieri, che avrebbero mantenuto i loro nomi originari. La loro ridenominazione in “Marina di Vibo Valentia”, veniva specificato, era da attribuire al territorio costiero nel suo insieme, indicando come limiti geografici Porto Salvo e, appunto, Porto Santa Venere. Ma, nonostante le delibere della IV Circoscrizione comunale (2008) e della VI commissione consiliare ( 2010), entrambe adottate all’unanimità, il ripristino dell’antico toponimo di Porto Santa Venere non vide mai la luce. [Continua in basso]

A distanza di qualche lustro, è stata discussa ieri, in seno alla II Commissione consiliare (Urbanistica) una nuova proposta, a firma del consigliere di maggioranza Lorenzo Lombardo, con la quale viene esplicitamente richiesto il ripristino dell’antico nome per quella che oggi non è più un borgo ma una popolosa cittadina marinara sede di un importante porto. Proposta che era stata più volte sollecitata anche dalle interrogazioni avanzate dal consigliere di minoranza Silvio Pisani (M5S) e che aveva ricevuto l’endorsement del capo dell’amministrazione comunale, Maria Limardo, la quale aveva sottolineato come l’argomento fosse stato già considerato un preciso impegno portato avanti durante l’ultima campagna elettorale.

La proposta Lombardo ha dunque ottenuto, ieri al termine della discussione, il voto favorevole di sei rappresentanti della maggioranza che si riconosce in Forza Italia, mentre hanno votato contro i consiglieri del gruppo “Città Futura” che si richiamano alle posizioni del consigliere regionale Vito Pitaro, determinando in tal modo una frattura in seno alla maggioranza che regge il Comune di Vibo (messaggio politico?). Si sono, invece, astenuti i consiglieri Pileggi, Pugliese e Scrugli. La proposta, dopo il parere favorevole espresso in sede di commissione, proseguirà il suo iter amministrativo che prevede, per diventare esecutiva, l’approvazione finale da parte della giunta comunale.

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