San Calogero, don Rocco e don Andrea s’insediano a capo della parrocchia
Ad officiare la cerimonia d'insediamento, in una chiesa gremota, il vescovo della diocesi di Mileto - Nicotera - Tropea, monsignor Attilio Nostro
In una chiesa dell’Immacolata traboccante di fedeli, come si conviene nelle grandi occasioni solenni, hanno fatto il loro ingresso, ieri sera, i nuovi parroci di San Calogero, don Rocco Scaturchio e don Andrea Campennì. A officiare la cerimonia d’insediamento, al motto di “cuori ardenti e piedi in cammino”, il vescovo della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea, monsignor Attilio Nostro, alla presenza di diversi sacerdoti del circondario, dei componenti delle confraternite dell’Addolorata e del Sacro Cuore, delle suore dorotee, del sindaco Maruca, della polizia municipale e dei militari dell’Arma dei carabinieri.
Il passaggio di testimone con i nuovi preti avviene dopo 18 anni di ininterrotta opera pastorale di don Antonio Farina trasferito, nel frattempo, nella comunità religiosa di Spilinga, Carciadi e Panaia.
Don Rocco Scaturchio è originario di Dasà e in passato ha ricoperto il ruolo di rettore del Seminario regionale «San Pio X» di Catanzaro. Nel prendere la parola ha simpaticamente ironizzato sulla sua non giovane età e sul fatto che non si aspettava questa chiamata dal vescovo, tantomeno di dover esercitare il suo sacerdozio per ulteriori nove anni. Si è detto comunque fiducioso per il suo nuovo incarico, trovandosi in una parrocchia dedicata alla Madonna: “quando sei in una chiesa dedicata all’Immacolata non puoi sbagliare”. Don Andrea Campennì è originario di Nicotera e proviene dalla parrocchia di Favelloni, luogo dove ha lasciato un buon ricordo dopo 8 anni di apostolato. Eserciterà la sua missione pastorale anche nella frazione di Calimera. Dal pulpito ha raccontato di essere arrivato a San Calogero pieno di dubbi e timori e di averli dissipati una volta visto un quadro di San Giovanni Bosco nell’attigua saletta della sacrestia, sotto il quale campeggia la scritta “La salvezza è nei giovani, tutto il resto non conta”. Questa “illuminazione” – ha detto – lo ha rassicurato sul fatto che la “strada intrapresa è quella giusta”. Quanto ai parrocchiani sancalogeresi, c’è da da dire che sono entrati subito in sintonia con i nuovi sacerdoti apprezzandone la profondità e la spiccata empatia, non mancando di augurarsi, altresì, che l’insediamento di ieri possa rappresentare l’inizio di un rinnovato percorso di crescita sociale e spirituale per tutta la comunità.