Strade insicure nel Vibonese, il prefetto agli enti che le gestiscono: «Intervenite». E invita i cittadini a rispettare le regole
Dopo una ricognizione dello stato delle arterie e il confronto con associazioni e comitati, Grieco ha emanato una circolare operativa. Obiettivo, la messa in sicurezza
Il prefetto di Vibo Valentia Paolo Giovanni Grieco ha emanato una circolare operativa agli enti proprietari delle strade finalizzata a coordinare gli interventi di messa in sicurezza e di miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nel territorio vibonese. Già dallo scorso anno, anche a seguito di alcuni episodi che hanno visto tragicamente protagonisti alcuni giovani che hanno perso la vita in incidenti stradali, è scritto in una nota, «l’attenzione della Prefettura sulla tematica della sicurezza stradale è stata ancor più forte».
Grieco lo scorso settembre aveva infatti incontrato il Comitato 25 giugno, costituitosi all’indomani della tragica morte dei due camerieri di Serra San Bruno travolti e uccisi da un’auto sulla Trasversale delle Serre, e in quella occasione aveva annunciato l’istituzione un tavolo permanente insieme alle amministrazioni locali, a quella provinciale e all’Anas.
La nota dell’ufficio territoriale del governo informa ora che il prefetto, proprio in sede di Conferenza permanente, insieme alle forze di polizia, ha effettuato una ricognizione dello stato delle arterie stradali e delle misure necessarie ad aumentare le condizioni di sicurezza della circolazione, «senza prescindere dalla consapevolezza che il primo fattore di sicurezza consiste nella correttezza dei comportamenti degli utenti che devono conformarsi alle norme del codice della strada e alle indicazioni della segnaletica vigente. Importante contributo al confronto – prosegue la nota – è stato apportato dalle associazioni e dai comitati di cittadini, il cui approccio al tema ha oltremodo sviluppato sul tema la dialettica fra tutte le componenti della società civile».
Coinvolto anche il mondo della scuola sia con la partecipazione alla Conferenza permanente sia favorendo la realizzazione di alcuni incontri formativi con l’adesione della Polizia stradale e dell’Anas. «La mera azione repressiva/sanzionatoria – afferma Grieco – sarebbe di per sé sterile, o di certo insufficiente, se non accompagnata da iniziative di promozione e sensibilizzazione anche delle nuove generazioni che spesso sono vittime incolpevoli dalla poca educazione al rispetto delle regole, anche di quelle della strada».
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