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A 80 anni di distanza Filadelfia accoglie i resti del soldato Domenico Caruso. La commovente cerimonia con i figli

Dopo l’armistizio si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò e venne deportato. Era sepolto in un cimitero militare italiano di Amburgo. A ritrovare la tomba è stato il nipote che si è messo caparbiamente alla ricerca del nonno

A 80 anni di distanza Filadelfia accoglie i resti del soldato Domenico Caruso. La commovente cerimonia con i figli
La cerimonia a Filadelfia e, a destra, una foto di Domenico Caruso

È tornato nella sua Filadelfia ottant’anni dopo aver perso la vita nella lontana e fredda Germania. L’artigliere Domenico Caruso – classe 1909, morto durante la Seconda guerra mondiale – è stato accolto ieri dalla sua comunità e da una rappresentanza del Comando militare Esercito “Calabria” che gli ha riservato il picchetto d’onore. Ad attendere la piccola cassettina con i suoi resti, portata in braccio da un militare, anche due dei quattro figli ancora in vita.

Una cerimonia commovente, alla quale hanno partecipato anche il colonnello Ugo Gaeta e il sindaco Anna Bartucca. Domenico aveva 31 anni, nel 1940, quando fu chiamato alle armi. Dovette lasciare moglie e quattro figli per andare a servire la Patria. Da quella guerra però non sarebbe più tornato: dopo l’armistizio, come decine di migliaia di altri soldati italiani, rifiutò di combattere per la Repubblica di Salò e così venne fatto prigioniero dai tedeschi e spedito in Germania. Lì trovò la morte, per poi essere sepolto in un cimitero militare italiano, ad Amburgo. Ma tutta questa storia, e in particolare il destino a cui il soldato di Filadelfia era andato incontro, è emersa solo recentemente.

La tomba di Domenico Caruso nel cimitero militare italiano di Amburgo

Inizialmente Domenico Caruso venne dato per disperso e la sua famiglia per anni sperò disperatamente nel suo ritorno. Poi subentrò la rassegnazione, divenne chiaro che non sarebbe più tornato. Ma il dolore e la voglia di sapere cosa fosse accaduto non hanno mai abbandonato i suoi figli. Recentemente è stato un nipote, che peraltro porta lo stesso nome, a mettersi in moto per trovare quel nonno mai conosciuto. Ci è riuscito e ora lo ha riportato a casa, a riposare accanto alla moglie e agli affetti più cari a cui la Seconda guerra mondiale lo aveva strappato.

È la storia di tante famiglie, quella di padri mariti e fratelli partiti per il fronte e mai più rientrati. Di molti non si è saputo più nulla: tanti figli, mogli, genitori non hanno avuto notizie su quale sia stata la fine dei propri cari e su dove riposano. La storia di Domenico, nella sua tragicità, ha avuto un piccolo grande lieto fine. Sarà possibile rivivere la cerimonia di ieri a Filadelfia nella prossima puntata di LaC Storie, il format curato dal videoreporter Saverio Caracciolo in onda sabato alle ore 21 su LaC Tv.

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