Ricadi, tartaruga in difficoltà recuperata tra le scogliere
L’esemplare è stato in un primo momento portato negli uffici della Guardia costiera a Tropea e successivamente trasferito nel Centro di recupero di Montepaone
Una tartaruga marina, in grave difficoltà, è stata recuperata nelle scorse ore a Ricadi, fra la spiaggia di Riace e Formicoli. A segnalare l’animale in difficoltà, un cugino del vice sindaco di Parghelia, Tommaso Belvedere che, trovandosi sul posto, ha proceduto ad avviare la macchina dei soccorsi.
Il paleontofilo Tommaso Belvedere (che omonimo del vicesindaco di Parghelia) sta conducendo delle indagini di superficie nell’ambito della mappatura paleontologica del territorio portata avanti dall’Istituto Paleontologico Calabrese. L’Istituto, già Gruppo Paleontologico Tropeano di cui Belvedere è socio fondatore e di recente trasformato in ente per entrare nel terzo settore, opera nel campo della ricerca e della tutela del patrimonio da oltre un trentennio. Belvedere, che come volontario opera per l’Istituto come responsabile dell’accoglienza al Civico Museo del Mare di Tropea, aveva già effettuato sopralluoghi in zona nell’ambito dell’attività dell’Istituto e, grazie al suo lavoro di monitoraggio, già un importantissimo reperto paleontologico è stato segnalato alla Soprintendenza dei Beni culturali e paesaggistici ed ora attende di essere recuperato grazie all’interesse del Comune di Ricadi ed alla sensibilità del sindaco Nicola Tripodi.
«Approfittando del bel tempo e del mare tranquillo, armato di galosce, mi sono messo a passeggiare tra gli scogli con l’intenzione di andare a verificare che il reperto segnalato in precedenza non avesse subito danni per via delle mareggiate della scorsa settimana». L’area in cui Belvedere stava conducendo le sue indagini è infatti impervia e difficilmente raggiungibile, pertanto il paleontofilo è rimasto molto sorpreso dal trovare, imbrigliato in una rete da pesca e incastrato tra gli scogli, un giovane esemplare di caretta caretta. «Ero convinto fosse morto – spiega Belvedere – ma poi, quando mi sono accinto a liberarlo dalla rete, mi sono reso conto che era ancora vivo».
La Caretta Caretta, di circa 60 centimetri, si trovava fra le scogliere. Venendo a conoscenza della situazione, l’amministratore di Parghelia ha quindi cercato di fare da tramite provveduto a richiedere l’interessamento di Stefania Giglio, dell’associazione Mare Calabria del centro di recupero di Montepaone che si è recata presso il porto di Tropea dove nel frattempo la tartaruga era stata condotta. Belvedere si è accordato per portare personalmente l’animale verso la sede della Capitaneria di Porto di Tropea, dove ad attenderlo si trovava il veterinario dell’Asl dottor Domenico Cocciolo per una rapida visita per determinare le condizioni dell’animale.
Purtroppo le condizioni non sono delle migliori ma si farà il possibile per curare e stabilizzare la piccola tartaruga. «Una menzione speciale – scrive l’amministrazione di Parghelia sui social – va alla dottoressa Stefania Giglio per essere accorsa subito da Montepaone e alla guardia costiera di Tropea per il tempestivo intervento».
«Ho portato in braccio l’esemplare di caretta per centinaia di metri in mezzo agli scogli e non nascondo di essermi dovuto fermare più volte a riposare, ma lo sforzo è stato ripagato dal pensiero che, forse, ho contribuito a salvarlo», afferma invece il palentofilo Belvedere . E di sicuro il giovane animale, incastrato negli scogli e rinchiuso in una rete, non sarebbe sopravvissuto. «Per fortuna – conclude soddisfatto Belvedere – ora è in buone mani e potrà essere riportato in libertà dopo le cure del caso».
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