Promozione B, il Capo Vaticano si congeda con una vittoria e un addio. E il ds Verduci vede il figlio esordire… nella squadra avversaria
Il club neroverde vince contro la Pro Pellaro e saluta mister Surace dopo dieci anni. Il direttore sportivo intanto vittima di un «dolce scherzo del destino»

Finisce una stagione intensa per il Capo Vaticano che conclude il proprio campionato di Promozione B con una vittoria sulla Pro Pellaro, salutando l’annata con 39 punti. Il pomeriggio di domenica, però, non è stato come tutti gli altri per il club neroverde che ha visto innanzitutto il saluto di una figura emblematica di questi colori. Diego Surace infatti si congeda da quella che per dieci lunghi è stata la sua casa, prima da calciatore e poi da allenatore. In mezzo tante vittorie e soddisfazioni, come l’approdo in Promozione e il magico secondo posto dello scorso anno.
Verduci, un finale emozionante
Un 2025 nel segno di Vincenzo Verduci. Già perché dopo soli pochi mesi, il direttore sportivo ritorna al Capo Vaticano nel mese di dicembre, contribuendo alla salvezza del club tra movimenti di mercato e gestione interna. Saranno 23 i punti conquistati e con il Capo Vaticano che, nel girone di ritorno solo contro Virtus Rosarno, Stilomonastedrace, San Nicola-Chiaravalle e Bovalinese. E c’è da dire che le prime tre disputeranno i play off mentre la Bovalinese è stata costantemente tra le prime cinque e ha chiuso a una sola lunghezza dagli spareggi: «Un buon andamento – afferma il direttore sportivo – in cui si è vista una squadra compatta e dura a morire. Conoscevo già l’ambiente, essendoci stato nella scorsa stagione, e dunque ho cercato di contribuire con l’esperienza accumulata l’anno scorso».
Come detto, un pomeriggio di emozioni soprattutto sportive, dal momento che proprio davanti agli occhi di papà Verduci si è registrato l’esordio del figlio Cristian (tra le fila della Pro Pellaro), che ha rilevato Acosta sul finale di gara: «Sicuramente ho provato tanta soddisfazione nel vedere mio figlio fare il suo esordio in prima squadra, inoltre è stato ancora più indimenticabile perché è avvenuto contro la squadra per cui sono tesserato. Un dolce scherzo del destino che mi tengo stretto. Auguro a mio figlio tutte le fortune calcistiche e spero che sia l’inizio di una bella carriera».