martedì,Giugno 10 2025

Terza Categoria, Mileto e Pernocari continuano a beccarsi. Il club verde-arancio: «In tribuna c’erano solo esponenti del club locale»

La risposta del club pernocarese in quella che è diventata una telenovela: «La sospensione è avvenuta a seguito dell'aggressione ai danni di nostri venti tifosi»

Terza Categoria, Mileto e Pernocari continuano a beccarsi. Il club verde-arancio: «In tribuna c’erano solo esponenti del club locale»
Lo stadio dell'Asd Mileto Calcio

Sembra non voler finire la sfida tra Asd Mileto e Asd Pernocari, una di fronte all’altra domenica scorsa nella finale play off che metteva in palio il salto in Seconda Categoria e che ha visto la vittoria della formazione biancorossa. Una partita che nei giorni scorsi è continuata a giocarsi fuori dal terreno di gioco, in un botta e risposta tra le parti dopo i fatti ormai noti avvenuti nel corso del match e che aveva visto in tribuna un numero assai maggiore rispetto ai 99 posti imposti dagli organi competenti per motivi di idoneità e sicurezza dell’impianto. Inizialmente 20 i biglietti a favore del club ospite (dieci gratuiti e dieci a pagamento) e ottanta i posti invece riservati ai tifosi locali. Una situazione che poi sembra essere velocemente degenerata sia negli spalti che fuori, con il Mileto che accusa i tifosi verde/arancio di aver rotto il cancello esterno e forzato l’entrata, dopo aver messo all’opera anche un escamotage nei biglietti.

La replica del Pernocari

Insomma, ancora una volta il Pernocari non ci sta e tiene a chiarire alcuni aspetti di quella che è ormai diventata una telenovela: «In merito alla questione della capienza il Mileto accusa il Pernocari di aver fatto una ricostruzione faziosa e fantasiosa sul numero di persone presenti sulla tribuna dell’impianto sportivo, in riferimento a tale circostanza ribadiamo fermamente che al fischio di inizio gara erano presenti sulla tribuna circa 400 persone, difficilmente discutibile date le foto che circolano sui social. Riguardo l’episodio della sospensione teniamo a precisare che il cancello sì, come si vede dalle immagini è stato aperto dai tifosi del Pernocari che hanno sfruttato l’occasione per entrare in un terreno di fianco la tribuna, ma assolutamente non sono stati loro a riempirla in quanto erano fermi lì e anche autorizzati a rimanerci, anche per la numerosa presenza di donne e bambini. In ogni caso l’episodio si è verificato a metà del primo tempo, mentre la sospensione è avvenuta nell’intervallo a seguito dell’aggressione subita da alcuni dei 20 tifosi pernocaresi presenti in tribuna con tanto di calci e pugni».
La compagine verde/arancio si sofferma poi sull’accusa dell’escamotage dei biglietti: «Ci dovrebbero spiegare come sia stato possibile dare luogo al famoso passamano di biglietti addirittura falsi, quando all’unico ingresso della tribuna il controllo veniva effettuato dal personale dell’Asd Mileto. Inoltre è bene specificare che i biglietti forniti al Pernocari erano nominativi in quanto abbiamo fornito una lista di 20 persone alla società miletese.

Tribuna e sicurezza

La replica si sofferma poi sulla questione della tribuna e della sicurezza: «Ci teniamo a precisare che anche nei nostri post veniva riportata correttamente l’informazione che a sospendere la gara erano stati gli organi di pubblica sicurezza su richiesta però di alcuni tifosi del Pernocari rimasti fuori dallo stadio. Per ultimo ci teniamo a precisare che a svuotare la tribuna sono stati i dirigenti del Mileto tramite le continue sollecitazioni da parte dello speaker, e da alcuni giocatori del Mileto in distinta che, uscendo dal cancelletto che collega la tribuna al campo, hanno addirittura minacciato gli ultimi dirigenti del Pernocari rimasti e muniti di biglietto, tutto questo senza l’aiuto di alcun agente di polizia che sono arrivati solo in un secondo momento. Inoltre sulla tribuna, a differenza di quanto dichiarato, sono rimasti solo alcuni dirigenti dell’Asd Mileto e nessuno di quelli dell’Asd Pernocari. Dunque le nostre affermazioni non risultano forvianti, faziose e ingiuriose ma rappresentano l’esatta ricostruzione degli avvenimenti».

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